Notizie Notizie Mondo Mercati, occasioni sui bond nel breve con aumento debito globale del 9,5%: la view di Janus Henderson

Mercati, occasioni sui bond nel breve con aumento debito globale del 9,5%: la view di Janus Henderson

6 Aprile 2022 11:29

Nel 2022 il debito sovrano globale aumenterà del 9,5% (+$6.200 miliardi alla cifra record di $71.600 miliardi) in base al secondo Janus Henderson Sovereign Debt Index annuale. A trainare l’incremento saranno in particolare gli USA, il Giappone e la Cina anche se l’ulteriore aumento dei prestiti interesserà quasi tutti i Paesi. In questo scenario, secondo gli esperti che hanno curato il report, emergono occasioni di investimento interessanti sull’obbligazionario nel breve periodo.

Nel 2021 il debito pubblico globale è balzato a $65.400 miliardi, un ammontare mai raggiunto in precedenza. In valuta costante l’indebitamento statale è aumentato del 7,8% poiché i governi hanno contratto prestiti supplementari per $4.700 miliardi netti. Dall’inizio della pandemia, il debito sovrano globale è cresciuto di oltre un quarto (da $ 52.200 miliardi a gennaio 2020 all’attuale record).

In ciascuno dei Paesi esaminati da Janus Henderson si è registrato un incremento dei prestiti nel 2021. Il debito della Cina, in aumento di un quinto ($650 miliardi), è cresciuto al ritmo più sostenuto, in gran parte in termini di liquidità. Tra le principali economie avanzate è stata la Germania a riscontrare il maggior ampliamento percentuale: i prestiti, infatti, sono cresciuti di un settimo (+14,7%) a una velocità quasi doppia rispetto alla media globale.

Nonostante l’impennata senza precedenti dei prestiti, i costi di servizio del debito sono rimasti contenuti. Lo scorso anno il tasso di interesse effettivo sul debito governativo nel complesso era di appena l’1,6%, in calo rispetto all’1,8% del 2020. Pertanto, il costo totale per il servizio del debito è sceso a $1.010 miliardi a fronte di $1.070 miliardi nel 2020. La robusta ripresa mondiale ha permesso il miglioramento del rapporto debito/PIL globale dall’87,5% nel 2020 all’80,7% nel 2021; il rimbalzo dell’attività economica, infatti, è stato più rapido dell’aumento dei prestiti.

Nei primi due anni di pandemia i mercati obbligazionari di tutto il mondo hanno evidenziato un andamento sincronizzato. Ora la situazione è cambiata. USA, Regno Unito, Europa, Canada e Australia si concentrano sull’inasprimento monetario al fine di arginare l’inflazione tanto mediante il rialzo dei tassi di interesse quanto tramite la progressiva rimozione dei programmi di quantitative easing. Per contro la PBoC attua una politica più accomodante allo scopo di sostenere l’economia. Janus Henderson intravede opportunità di asset allocation nei bond a breve, meno sensibili alla variazione delle condizioni sul mercato. La sensazione è che i mercati stimino più rialzi dei tassi di quelli che verranno effettuati; di conseguenza i titoli a breve dovrebbero essere favoriti da una fine anticipata del ciclo di inasprimento.