Enel schiva le vendite dopo semestrale. Per analisti nel confronto con ‘peer europei pesa economia italiana’
Enel schiva le vendite a Piazza Affari. Il titolo della big dell’energia sale in vetta al Ftse Mib, con un guadagno di circa l’1,5% a 8,097 euro in una seduta che vede il listino tricolore cedere quasi l’1%. “Come atteso la trimestrale Enel ha riportato il pieno effetto Covid, i cui elementi più negativi sono registrati in termini di peggioramento del working capital e di svalutazione delle valute in Latam”, segnalano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione buy (acquistare) su Enel e rivedono al rialzo del 5% a 8,5 euro il target price. Gli esperti della sim parlano di “numeri della trimestrale sono sostanzialmente in linea con le attese, meglio su Ebitda e utile e inferiori sul debito“.
I numeri del semestre: bene l’utile e l’Ebitda ordinario
In effetti, Enel ha annunciato ieri a mercati chiusi di avere archiviato il primo semestre 2020 con i ricavi che sono scivolati del 18,5% a 33.375 milioni, mentre l’Ebitda ordinario è salito dello 0,4% a 8.794 milioni di euro contro i 8.763 milioni nel primo semestre in scia ai migliori risultati di Enel Green Power e della Generazione Termoelettrica e Trading, che hanno più che compensato la variazione negativa di Infrastrutture e Reti e dei Mercati Finali. Nel semestre l’Ebit è scivolato del 12,9% a 4.543 milioni dai 5.213 milioni di un anno prima. Sempre nel periodo in esame l’utile netto ordinario del Gruppo ha mostrato una crescita del 5,6% a 2.405 milioni rispetto ai 2.277 milioni nel primo semestre: un incremento – spiega la società – guidato dal miglior risultato della gestione operativa ordinaria, dal decremento degli oneri finanziari e dalle minori interessenze di terzi. Gli investimenti ammontano a 4.137 milioni di euro nel primo semestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019.
Enel ha poi rivisto la guidance per l’anno in corso
“La svalutazione delle valute latinoamericane nei confronti dell’euro, gli impatti negativi sui volumi di energia elettrica consumata legati all’epidemia in corso, nonché la sospensione dei processi di sollecito dei pagamenti, inducono ad una revisione di alcuni degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2020-2022”, scrive il big italiano dell’energia. In particolare, Enel si attende ora per il 2020 un Ebitda ordinario pari a circa 18 miliardi di euro rispetto ad una precedente stima di 18,6 miliardi, con utile netto ordinario compreso tra 5-5,2 miliardi (stima precedente a 5,4 mld). Il numero uno del gruppo, Francesco Starace, ha poi fatto sapere nel corso della conference call di ieri che sono al lavoro sul nuovo piano previsto per novembre. Un business plan che prenderà in considerazione gli effetti del Covid-19 e delle azioni che saranno adottate nell’ambito del Recovery Fund nel 2021 e 2022.
Utilities: risultati Enel meglio delle stime, nel confronto con i peer pesa situazione economia italiana
“Sul piano della performance, le utilities sono state la migliore scommessa sull’Europa nel 2020 e le uniche a quasi riguadagnare i massimi di febbraio. Sul piano dell’Ebitda e dell’utile, Enel ha registrato risultati leggermente migliori rispetto alle stime degli analisti”, commenta Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro in Italia. Detto questo, prosegue, la società sta sottoperformando rispetto ad alcuni dei suoi competitor, come le tedesche Rwe ed E.on e Iberdrola. Purtroppo, l’economia italiana è proiettata ad essere una delle peggiori nel 2020 e, di conseguenza, i titoli italiani vengono scambiati a sconto rispetto ad alcuni dei suoi colleghi europei, indipendentemente dal settore”.