Attacco Trump a Cina deprime Piazza Affari, Banco KO dopo i conti
Avvio senza verve per Piazza Affari con i mercati che guardano ala possibile escalation di tensioni tra Usa e Cina. Il presidente Donald Trump ha firmato alcuni ordini esecutivi che impediscono transazioni americane con le società tecnologiche cinesi Tencent e Bytedance, a cui fanno capo rispettivamente l’APP di messaggistica WeChat e l’APP di condivisione video TikTok. Il divieto diventerà operativo tra 45 giorni.
Dal fronte macro buone indicazioni dalla Germania con produzione industriale e bilancia commerciale che hanno guadagnato più del previsto.
Il Ftse Mib segna così un calo dello 0,34% a quota 19.410 punti dopo il -1,31% della vigilia. Sul parterre di Piazza Affari a tenere banco è ancora la stagione delle trimestrali. Banco BPM ha aperto in calo dell’1,39% nonostante la trimestrale migliore delle attese. La banca guidata da Giuseppe Castagna segna un risultato netto del secondo trimestre, escludendo l’effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle proprie passività e gli impatti della PPA, è positivo ed è pari a 76 milioni (20 milioni nel primo trimestre). Includendo tali elementi, il trimestre segna una perdita di 46 milioni dall’utile di 151,6 milioni nel 1° trim. 2020. Le attese di consensus erano di un rosso di 91 milioni di euro. L’utile semestrale risulta pari a € 105 milioni.
Tra le banche si conferma la debolezza di Unicredit che cede oltre l’1% dopo che ieri è scivolata indietro complice la fredda accoglienza ai conti del secondo trimestre che hanno visto l’utile attestarsi a a 420 milioni.
Continua a salire invece Bper (+0,9%). Tra le big del Ftse Mib cede il passo ENI a -0,91%, con tutto il settore oil in affanno (Saipem -1,16%).