Unipol, Cimbri: ‘dovremo tagliare investimenti in BTP da 55% a 40% e privilegiare bond altri Paesi’
“Con grande rammarico, Unipol dovrà ridurre gli investimenti in titoli di Stato italiani, privilegiando quelli di altri Paesi, per ridurre la volatilità della Solvency. Non possiamo fare diversamente perchè il nostro mandato è amministrare al meglio i soldi degli assicurati e degli azionisti”. Lo ha annunciato Carlo Cimbri, numero uno e ceo di Unipol Gruppo e anche presidente di UnipolSai, nel corso della conference call indetta per commentare i risultati di bilancio del primo semestre dell’anno di Unipol:
“A oggi abbiamo ancora il 55% circa del portafoglio obbligazionario investito in titoli di Stato italiani e abbiamo avuto anche di più in passato. Purtroppo, questa quota andrà abbastanza rapidamente a ridursi attorno al 40% del portafoglio obbligazionario”, ha reso noto Cimbri.
Il ceo di Unipol Group ha fatto notare che è “opportuno aprire un dibattito sulla solidità sistemica di questo Paese”, spiegando che, “per un Paese già fortemente indebitato come l’Italia, che andrà a indebitarsi ulteriormente per le misure di sostegno post crisi, la cui gran parte dovrà essere restituita, mi chiedo se non sia più utile cercare di canalizzare il risparmio degli italiani verso investimenti nel nostro Paese e nei titoli del nostro Paese invece che obbligarli nei fatti a investimenti negli altri Paesi”.
A suo avviso, ai fini del calcolo della Solvency sarebbe necessario adottare criteri diversi rispetto al “mark to market”.