Piazza Affari giù alla vigilia di Ferragosto, Ftse Mib torna sui 20.000 punti. Atlantia sotto pressione
Piazza Affari ha chiuso con segno meno l’ultima seduta della settimana di Ferragosto caratterizzata da scambi sottili. Fin dalle prime contrattazioni l’indice Ftse Mib ha imboccato la via dei ribassi, insieme agli altri listini europei, per poi accelerare nel corso della giornata e finire con una flessione dell’1,13% a 20.028,11 punti.
Sugli scambi hanno pesato i deboli riscontri macro giunti dapprima dalla Cina (vendite al dettaglio e produzione industriale sotto le attese) che hanno sgonfiato le speranze di una ripresa veloce dalla crisi di coronavirus, a cui si è aggiunta nel pomeriggio la delusione per le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, cresciute a luglio meno del previsto. In questo clima, non aiuta il continuo stallo nelle trattative tra Democratici e Repubblicani sul nuovo piano di stimolo Usa. Nei giorni scorsi la speaker della Camera, Nancy Pelosi ha escluso la prospettiva di un qualsiasi accordo nei prossimi giorni. Intanto cresce l’attesa anche per la videoconferenza Usa-Cina, prevista domani, per discutere sullo stato dell’accordo commerciale di Fase 1.
Tornando a Piazza Affari, sono scattate prese di profitto sui bancari, protagonisti di rialzi nelle ultime sedute in scia alle speculazioni di nuove aggregazioni. Male Finecobank, che ha lasciato sul parterre quasi il 2%, seguita da Banco Bpm che dopo il recente rally, ha ritracciato chiudendo con una flessione dello 0,84%.
Ma la peggiore del paniere principale è stata Atlantia (-3,23%), sotto pressione dopo le parole del premier Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato alla commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. In una lunga intervista a “La Stampa”, Conte ha dichiarato che i negoziati per riscrivere la concessione e quello che riguarda il nuovo assetto della società procedono ma rimangono aperte ancora molte questioni. Comunque sia, qualsiasi accordo verrà firmato, il governo non intende rinunciare all’azione contro la società in caso di eventuali gravi inadempienze o negligenze. “Per quanto ci riguarda – ha detto il premier a La Stampa – gli accordi che andremo a sottoscrivere non prevedono rinunce a eventuali azioni di responsabilità”. E proprio in tema di controlli, Conte ha assicurato che la partecipazione dello Stato in Aspi contribuirà ad assicurare più controlli e sicurezza sulla rete autostradale e tariffe più eque.
Tra i pochi segni positivi del paniere principale di Piazza Affari, spicca Telecom (+0,85%), che ha preso slancio nella seconda parte della seduta in scia alla notizia dell’accelerazione sulla fibra ottica. Il big italiano delle telecomunicazioni ha annunciato di avere portato la banda ultralarga a due terzi delle famiglie residenti nelle cosiddette “aree bianche” coprendo in circa 5 mesi oltre 2.000 comuni. TIM ha fatto sapere che continuerà anche nei prossimi mesi a dare forte impulso ai propri programmi di cablaggio, portando entro dicembre la fibra al 90% delle famiglie a livello nazionale dall’attuale 86%.