Amplifon: tra le migliori del Ftse Mib (+1,4%). Equita ottimista sulle prospettive
Oggi GN Store Nord, produttore danese di apparecchi acustici e cuffie e competitor di Amplifon, ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2020. I ricavi trimestrali si attestano a 2,6 miliardi, in calo del 13% a/a. Il margine lordo si fissa a 1,3 miliardi, in calo del 27%, con un margine al 50,4%. L’EBITA pari a 25 milioni decresce del 95% a/a.
Nella trimestrale GN Store Nord dà anche alcuni messaggi confrontabili con quelli di Amplifon come riporta l’analista di Equita. “In termini geografici, GN segnala come mercati più resilienti la Germania e i Nordics, mentre segnala UK e USA tra quelli che rimangono più deboli. Cina e Corea sono tornati in crescita nel 2Q. Questi commenti trovano corrispondenza con i messaggi di AMP su Germania e UK (Amplifon non opera nei Nordics), mentre sugli USA AMP ha espresso messaggi più positivi in quanto riteniamo che benefici di un’esposizione a canali molto più dinamici”. L’analista inoltre ricorda che “GN indica un trend positivo dei ricavi a luglio in Europa e RoW, mentre rimangono decisamente sotto i livelli 2019 gli USA. I messaggi di Amplifon erano più positivi, immaginiamo grazie al migliore mix di canale” e che “per il 2H, la guidance è molto prudente, in quanto viene indicata una aspettativa di crescita dei ricavi migliore di -20%. Le nostre attese per Amplifon sono ben più ottimistiche, con un 2H atteso a -1.5% organico e un 3Q atteso flat”.
Se guardiamo al consensus, la maggior parte degli analisti che seguono il titolo sono hold (11). Solo quattro consigliano il buy e uno il sell. Il target price medio è 26,79 euro, il che implica un rendimento potenziale negativo del 5,4%.
Da un punto di vista grafico il titolo rimane impostato al rialzo. Da monitorare però con attenzione la fase correttiva cominciata a inizio agosto e che ieri ha portato anche alla rottura della trend line rialzista costruita sui minimi di marzo e luglio. Non un segnale particolarmente negativo per ora, ma che comunque va monitorato. Il calo avviato ad agosto comunque è caratterizzato da bassi volumi e volatilità. In tale scenario, probabilmente molto dipenderà dall’evoluzione dell’indice principale e non si possono escludere in caso di debolezza del Ftse Mib, discese verso 26,8 euro. Al rialzo invece o si gioca su possibili storni fino a 26,8 o 25 euro oppure il segnale più forte sarà al break dei massimi storici in area 30 euro. In tal caso i corsi proseguiranno verso nuovi massimi. Come sempre, importante monitorare la forza espressa in chiusura sui break di resistenze importanti.