Crisi coronavirus, Draghi: la domanda è ‘per quanto tempo questo nuovo debito creato sarà sostenibile’?
Di seguito alcuni estratti dell’intervista rilasciata dall’ex numero uno della Bce Mario Draghi al professore Filippo Crea – ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica e dall’altro ieri (primo italiano) editor in chief dello European Heart Journal -, nella giornata conclusiva del Congresso della Società Europea di Cardiologia – Escardio 2020. Il video di alcune parti dell’intervista è stato pubblicato sul sito di La Repubblica:
Essere presidente della Bce? “Penso che sia stressante come qualsiasi altro lavoro che preveda assunzioni di responsabilità, dove le parole contano, e dove quello che fai produce conseguenze per milioni di persone. Ma ci sono diversi lavori di questo tipo, quindi non c’è niente di speciale nel ricoprire questo incarico, rispetto agli altri”, ha detto Draghi, rispondendo alla domanda su quanto possa essere stressante essere al timone della Banca centrale europea.
“E’ difficile prevedere in senso letterale (l’impatto che il COVID-19 avrà sull’economia europea) – ha poi sottolineando, rispondendo a una domanda di Crea – All’inizio della pandemia, verso i mesi di febbraio-marzo, credevamo che la catastrofe sarebbe stata davvero drammatica e, di fatto, nel secondo trimestre di quest’anno il Pil si è contratto così come nel periodo peggiore della Seconda Guerra Mondiale, nel caso dei paesi più importanti coinvolti nella guerra. Successivamente, c’è stato tuttavia un rimbalzo superiore a quanto atteso dalla maggior parte degli esperti. Allo stesso tempo, i governi hanno fornito le risposte giuste. Hanno tutti aumentato le spese governative, il debito governativo, per ridurre l’impatto delle chiusure improvvise sulla maggior parte delle attività economiche”.
“La domanda è – ha fatto notare l’ex banchiere centrale – per quanto tempo questo nuovo debito creato sarà sostenibile? La maggior parte di questo debito non sarà ripagata da me o da lei, ma da persone oggi molto giovani. Saranno loro ad avere questo compito enorme di trovare le risorse per ripagare il debito. Di conseguenza, la prima cosa che dovremmo fare è investire nella loro istruzione il più possibile, per essere sicuri che siano preparati a questa nuova società e che non debbano essere costretti a sacrificare altri valori importanti perchè devono rimborsare i debiti. Credo quindi che abbiamo un obbligo morale” nei loro confronti.