Recovery Fund, Istat su istruzione: Italia sotto target fondamentale per ‘società della conoscenza’
“I giovani italiani sono più istruiti del resto della popolazione ma lo svantaggio dell’Italia rispetto al resto dell’Europa è comunque marcato. La strategia Europa 2020 individuava tra i target per l’istruzione l’innalzamento della quota di 30-34enni in possesso di un titolo di studio terziario (con un obiettivo pari al 40%), considerato un elemento fondamentale per una “società della conoscenza”. Lo ha detto Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio della Camera sul Recovery Fund.
“Nel 2019, in Italia – ha continuato Monducci – la quota di giovani laureati è del 27,6% mentre l’Unione Europea nel suo complesso e grandi paesi come la Francia e la Spagna hanno già superato il target previsto. L’Italia resta al penultimo posto nell’Ue, sopra la Romania.
Bisogna sottolineare che la bassa quota di giovani con un titolo terziario risente anche della limitata disponibilità di corsi terziari di ciclo breve professionalizzanti,in Italia erogati dagli Istituti Tecnici Superiori. Nonostante
tali corsi siano diffusi solo in alcuni Paesi europei, in Spagna e in Francia danno origine a circa un terzo dei titoli terziari conseguiti”.