Wall Street in ripresa, Nasdaq oltre 11.000 dopo correzione più veloce storia. Buy su Apple e Tesla
Voglia di recupero a Wall Street. Dopo il bagno di sangue che si è riversato alla vigilia sulla borsa Usa, e in particolare sui titoli hi-tech, gli indici azionari Usa puntano verso l’alto. Il Nasdaq si riprende dalla correzione più veloce della sua storia – in tre giorni ha perso più del 10% dai suoi massimi -, salendo di 180 punti circa (+1,65%), a quota 11.026 punti.
Il Dow Jones avanza di oltre +200 punti (+0,86%), a 27.736. Lo S&P 500 fa +40,92 punti (+1,23%), a 3.373 punti circa.
In evidenza i buy su tutti i titoli tartassati ieri dalle vendite.
Tesla balza di oltre +6% dopo aver sofferto il crollo più forte della sua storia nella sessione della vigilia, pari a -21%; Apple sale di quasi +3%. Titoli tecnologici alla riscossa, dopo che i sei principali titani del settore hi-tech – Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Tesla e Facebook – hanno bruciato ieri una capitalizzazione di ben 1 trilione di dollari.
D’altronde, la situazione non è così tragica come qualcuno paventa.
Il Nasdaq continua a oscillare infatti a un valore superiore del 60% circa rispetto ai minimi testati lo scorso marzo.
Per avere un quadro più completo della situazione, all’inizio del 2020, i sei principali titani del settore tecnologico di cui sopra valevano $5 trilioni circa. Lo scorso 2 settembre, la capitalizzazione era salita a ben di $8,2 trilioni. Non male, considerati i tempi di Covid-19. Dopo la chiusura di ieri, il valore di mercato è sceso a $7,1 trilioni. Il che significa che queste sei società valgono ancora ben $2,1 trilioni in più rispetto a quanto valevano all’inizio dell’anno, a dispetto della pandemia del coronavirus e delle perdite di posti di lavoro negli Stati Uniti.
Sul mercato del forex, l’euro vira in positivo, salendo dello 0,32%, a $1,1816 alla vigilia della riunione del Consiglio direttivo della Bce, a %1,1767; il dollaro sale nei confronti dello yen dello 0,12% a JPY 106,16; la sterlina è ora piatta sul dollaro a $1,2987, debole a causa del rischio (l’ennesimo) di un no-deal Brexit. L’euro sale sulla valuta britannica dello 0,30% a GBP 0,9099. La moneta unica è invece piatta sul franco svizzero, con una variazione pari a -0,04% a CHF 1,0805.