Wall Street debole, Nasdaq vira in rosso con debolezza hi-tech. Verso settimana peggiore da panico COVID di marzo
Il Nasdaq torna ad arrendersi alle vendite, dopo un avvio di sessione positivo, che ha lasciato sperare in una ripresa dei principali indici azionari Usa. Wall Street ha infatti chiuso la giornata di ieri in ribasso, dopo un breve recupero successivo a tre giorni di forti sell off.
Se Peloton e Oracle balzano rispettivamente più del 10% e del 4% dopo la diffusione di risultati di bilancio migliori delle attese, Facebook (-0,24%), Amazon (-0,83%), Apple (-1,82%) e Alphabet (-0,42%) riportano un trend all’insegna della debolezza. Bene invece Netflix con +0,72%.
Il Dow Jones rimane positivo, con un rialzo dello 0,32% a 27.624 punti; il Nasdaq vira appunto in rosso, perdendo lo 0,26% a 10.893 punti, mentre lo S&P è piatto con +0,05% a 3.340 punti.
Guardando alla settimana, la performance dei tre indici principali si conferma negativa. Il Dow Jones ha perso il 2,1% nella settimana fino alla seduta di ieri, e si appresta a terminare la settimana peggiore da giugno.
Male anche lo S&P 500, che ha perso su base settimanale il 2,56%: per l’indice benchmark si tratta della seconda settimana consecutiva di ribassi, per la prima volta dal mese di maggio. La settimana è inoltre la peggiore da quella terminata lo scorso 26 giugno, quando lo S&P perse il 2,9%.
A fare peggio è stato però il Nasdaq, che ha ceduto su base settimanale il 3,5%, riportando la settimana peggiore dal mese di marzo, nel pieno del panico per la pandemia coronavirus COVID-19.