Banche e NPL, Visco: ‘in prossimi anni fondamentale continuare a gestire crediti deteriorati’
“Nei prossimi anni sarà quindi fondamentale continuare a gestire con efficacia i crediti deteriorati per evitare che essi si accumulino nei bilanci, ostacolando le azioni
di rafforzamento e incrinando la fiducia del mercato e degli investitori”. E’ quanto ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, intervenendo al comitato esecutivo dell’Abi, nel discorso “L’economia italiana e le banche: implicazioni della pandemia e prospettive”.
“I progressi finora compiuti – ha aggiunto Visco – sono significativi: dalla raccolta di dati granulari e standardizzati sulle sofferenze alla creazione di unità organizzative appositamente dedicate al recupero, dalla predisposizione di piani di riduzione all’avvio di un mercato per le transazioni su questa tipologia di attivi. Nonostante la crisi, nei primi otto mesi di quest’anno le banche
italiane sono riuscite a cedere un ammontare di crediti deteriorati solo di poco inferiore rispetto a quanto programmato prima dello scoppio della pandemia. Considerando le operazioni in corso di finalizzazione, è ragionevole attendersi che gli obiettivi che le banche si erano prefisse a inizio anno verranno pienamente raggiunti. Va ora affrontata la sfida di continuare in questa direzione, assicurando il pieno supporto all’economia e mantenendo al contempo adeguati livelli patrimoniali”.
Visco aveva detto poco prima che “finora è proseguita la riduzione dei crediti deteriorati: tra dicembre scorso e giugno di quest’anno, al netto delle rettifiche di valore, essi sono scesi dal 3,3 al 3,1 per cento del complesso dei finanziamenti (dal 6,6 al 6,1 per cento, al lordo delle rettifiche); il rapporto tra i nuovi prestiti deteriorati e l’ammontare dei prestiti in bonis è rimasto stabile, all’1,3
per cento. Questa dinamica ha però beneficiato degli effetti delle misure di supporto alle imprese e alle famiglie varate dal Governo, dirette, come moratorie e garanzie, e indirette, come sussidi, contributi e cassa integrazione. Le perdite su crediti hanno riflesso le indicazioni fornite dalle autorità di vigilanza sull’utilizzo di margini di flessibilità nella
classificazione dei prestiti coperti da garanzie pubbliche e di maggiore gradualità negli accantonamenti a fronte dei crediti deteriorati. È necessario, tuttavia, che le banche usino con attenzione questa flessibilità, senza rinviare l’emersione di perdite altamente probabili. Le evidenze disponibili indicano che l’incremento delle rettifiche su crediti registrato nella prima metà di quest’anno è concentrato tra gli intermediari di maggiore dimensione, a fronte di difficoltà che appaiono invece diffuse. Tutte le banche devono dotarsi di strumenti idonei a identificare per tempo l’aumento della vulnerabilità dei debitori, in particolare di quelli che hanno aderito alle moratorie, per i quali le informazioni disponibili potrebbero in questa fase
risultare limitate”.