Elezioni regionali ed elezioni anticipate: Salvini non ha fretta, Meloni le vuole
Così il leader della Lega Matteo Salvini commenta l’esito delle elezioni regionali, che ha visto pareggiare PD e centrodestra con un punteggio di parità, 3 a 3.
Per il PD, la grande vittoria è stata riuscire a non farsi strappare la rossa Toscana dalla Lega, com il democratico Eugenio Giani che ha vinto con il 49% rispetto al 40% della leghista Susanna Ceccardi.
In Puglia si è confermato Michele Emiliano, con il 46,6%, rispetto al 37,6% di Raffaele Fitto (circa 46,6 contro 37,6). In Campania ha trionfato Vincenzo De Luca con il 64,7%, a fronte del 20,8% di Stefano Caldoro. Lo spoglio procede a rilento, però, in Campania, e lo scrutinio di ulteriori schede elettorali attribuirebbe a De Luca una vittoria vicina al 70%.
La Lega è indiscussa protagonista, invece, del Veneto, dove si assiste a quello che viene considerato un vero e proprio plebiscito che vede trionfare il leghista Luca Zaia, che supera il 75% contro il 15,6% di Arturo Lorenzoni.
Rimanendo sempre in ambito di centrodestra, viene confermato anche il presidente della Liguria Giovanni Toti, con il 55% rispetto al 38% di Ferruccio Sansa, candidato di PD e M5S.
Le Marche diventano ufficialmente ex roccaforte rossa, con Francesco Acquaroli di Fratelli di Italia che ottiene più del 50% dei voti rispetto al 35,7% di Maurizio Mangialardi. Qui a trionfare è la leader del partito FdI Giorgia Meloni, che chiede di tornare al voto.
Non lo fa invece il leader della Lega Matteo Salvini, che incassa la perdita in Toscana. Così dal suo profilo Facebook:
“Come sempre e più di sempre, anche questa volta dico GRAZIE ai milioni di Italiane e di Italiani che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20! E anche dove non ce l’abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia”.
Le elezioni anticipate “non le chiedevo ieri e non le chiedo oggi. Prima ci sono meglio è, ma non per le elezioni regionali e il referendum”. Riguardo al potere in ascesa di Zaia e a una possibile rivalità tra i due, Salvini ha detto:
“Che sia uno dei governatori più amati è un motivo di vanto. Non temo e non soffro nessuna competizione interna, la mia competizione è con il Pd”.
A esultare nel centro destra è sicuramente Giorgia Meloni, leader di FdI, che ha visto le Marche, tra le roccaforte rosse, alle prese con la vittoria del suo candidato, Francesco Acquaroli. Così Meloni su Facebook:
“Trionfo Marche! Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”.
Nel commentare i risultati del referendum, che hanno visto stravincere i favorevoli al taglio dei parlamentari, Meloni ha chiesto di tornare alle urne:
“In una nazione normale domani si tornerebbe al voto e si consentirebbe agli italiani di scegliere anche in base alle proposte dei partiti sulle riforme”.
Delusione per Forza Italia, anche se il numero due del partito Antonio Tajani sottolinea che “la sinistra ha perso una Regione, il centrodestra ne ha guadagnata una. Forse le cose potevano andare meglio. Sarebbe stato meglio vincere, ma a conti fatti la sinistra ha perso una Regione e il centrodestra ne ha guadagnata una”. Forza Italia è ormai il terzo partito della coalizione di centrodestra e non supera il 10% in nessuna regione.