Trevi balza del 5% dopo semestrale. Equita, conti sopra attese grazie ai margini
Vola Trevi a Piazza Affari all’indomani della semestrale che ha mostrato conti migliori delle attese grazie ai margini. E’ stata, invece, confermata la guidance per il 2020. Il titolo del gruppo sale di quasi il 5%, perdendo un po’ di slancio rispetto alle prime battute di giornata.
La società, che ha annunciato ieri a mercati chiusi i risultati per i primi sei mesi del 2020, ha registrato ricavi a 238,4 milioni di euro, in calo del 21% rispetto ai 301,7 milioni, mentre l’Ebitda ricorrente si è attestato a 34,3 milioni contro i 24,1 milioni a giugno 2019 (+43%). Il risultato operativo è stato pari a 7,2 milioni dal rosso di 13 milioni a giugno 2019. In netto miglioramento per l’utile netto di gruppo che si è attestato 251,5 milioni. Un dato che si raffronta con la perdita di 25,7 milioni dell’analogo periodo nel 2019. La posizione finanziaria netta totale che è di 251 milioni dai 735 milioni a dicembre 2019.
Risultati semestrali migliori delle attese grazie ai margini: il commento di Equita
“Risultati semestrali migliori delle attese grazie ai margini”. Questo il commento di Equita che si sofferma poi sul fatturato “in linea con le attese e in marcato calo rispetto al primo semestre per effetto sia della sospensione delle attività di fondazioni che del calo della domanda di prodotti di Soilmec”. Per la divisione Trevi (circa 70% del fatturato), mettono in evidenza da Equita, la società ha sottolineato l’andamento positivo del business della fondazione in Europa (in crescita su base annua), la debolezza persistente dell`attività in Medioriente (soprattutto in Arabia Saudita) e il calo del fatturato in Sud e Nord America. Per quanto riguarda Soilmec (circa 30% del fatturato), non solo il clima di incertezza ha portato al blocco degli investimenti delle società di costruzione in attrezzature ma anche le difficoltà lato supply chain hanno portato a ritardi nella consegna degli ordini.
I margini sono risultati migliori delle attese (Ebit margin del 3,2% rispetto al – 0,3% atteso) per effetto dell’efficientamento della struttura dei costi intrapreso dal management e dal marcato calo del costo del lavoro che ha beneficiato sia di misure organiche introdotte dal management che dello smaltimento delle ferie e della cassa integrazione.