Wall Street rallenta: Dow Jones sostenuto da rally Nike, Nasdaq giù con Tesla, Amazon ed Apple
Wall Street contrastata, con il Dow Jones in lieve rialzo e il Nasdaq e lo S&P 500 sotto pressione.
Il Dow Jones, in particolare, è sostenuto dai buy su Nike, che ha riportato un bilancio migliore delle attese, comunicando una crescita delle vendite online +82% nel primo trimestre fiscale che si è concluso lo scorso 31 agosto.
L’indice dei titoli industriali smorza tuttavia i guadagni iniziali e, alle 16 ora italiana, avanza di appena lo 0,21%, a 27.343 punti; lo S&P vira in rosso cedendo lo 0,15% a 3.310 punti; il Nasdaq fa peggio di tutti, arretrando dello 0,61% a 10.898 punti.
Tornando a Nike, il titolo balza del 10% circa. Il ceo John Donahoe ha commentato i risultati affermando che “il digitale è il New Normal”. Gli utili netti del colosso di articoli sportivi sono saliti a $1,52 miliardi, o 95 centesimi per azione, rispetto agli $1,37 miliardi, o 86 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato è stato decisamente migliore dei 47 centesimi per azione attesi dal consensus.
Il fatturato di Nike è sceso dello 0,6% a $10,59 miliardi dai $10,66 miliardi del primo trimestre fiscale dell’anno scorso, un livello comunque superiore ai $9,15 miliardi stimati.
A Wall Street spiccano anche i rialzi dei titoli delle compagnie aeree e delle società di crociere, dopo che il presidente americano Donald Trump ha assicurato che negli Stati Uniti non si sta pensando a un lockdown simile a quello lanciato dal Regno Unito dal premier Boris Johnson:
“Il Regno Unito ha appena chiuso, di nuovo – ha detto Trump – Hanno appena annunciato che procederanno a uno shutdown, ma noi non lo faremo”. United Airlines and Delta salgono dell’1,2% e del 2% circa, quasi +2% per il titolo Carnival.
Tesla invece sconta la delusione dei mercati per i mancati annunci nel Tesla Battery Day da parte del ceo Elon Musk.
Le novità, in realtà, non mancano: tra le più importanti si mettono in evidenza soprattutto le celle delle batterie ‘tabless’, ovvero senza piatti di fondo, che Musk ha chiamato ‘4680 cells’. Queste celle renderanno le batterie utilizzate da Tesla sei volte più potenti rispetto a quelle attuali, aumentandone l’autonomia del 16%. Altro fattore non da poco, costeranno il 14% in meno.
Con batterie più economiche, Tesla punta a realizzare una auto elettrica al prezzo di vendita da o addirittura inferiore ai 25.000 dollari, accessibile dunque a una platea ben più ampia di potenziali consumatori. Ma lo stesso annuncio sull’auto da $25.000 era stato fatto già nel 2018. Inoltre, niente è stato detto sulla batteria da un milione di miglia di cui Elon Musk aveva parlato in passato. Il titolo Tesla cede il 4% circa.
Male anche i titoli dei Big Tech. Amazon, Apple, Netflix e Alphabet sono tutte azioni che viaggiano oggi in ribasso. Amazon cede più dell’1%.
Il trend di Wall Street si conferma negativo in questo mese di settembre: il Dow Jones è in calo di oltre -4%, lo S&P 500 ha ceduto il 5,3% e il Nasdaq ha perso il 6,9%.
Così commenta la performance della borsa Usa Mark Haefele, responsabile della divisione degli investimenti presso UBS Global Wealth Management:
“Crediamo che l’azionario salirà nel medio termine, grazie al probabile sviluppo di un vaccino di successo, alla fine dell’incertezza sull’esito delle elezioni presidenziali, al passaggio di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali negli Usa e al continuo e straordinario sostegno monetario in tutto il mondo. Tuttavia, il percorso verso una situazione ‘più normale’ sarà probabilmente accidentato, a causa dell’incertezza sul coronavirus, il contesto politico in Usa, e le tensioni tra Usa e Cina. Di conseguenza, stimiamo che la volatilità persisterà durante il resto dell’anno”.