Bankitalia su bad bank pubblica per NPL: ‘ci sarebbe problema aiuti Stato’
L’idea di creare una bad bank pubblica per gestire i crediti deteriorati “è un tema che sta tornando all’attenzione in Italia e anche in Europa, perchè gli impatti sull’economia legati al Covid coinvolgono tutta la zona euro”. Così Bruna Szego, capo del servizio Regolamentazione e Analisi macroprudenziale di Bankitalia.
In un’audizione alla commissione Finanze del Senato, Szego ha reso noto che quest’anno sono attese operazioni di cessioni di crediti deteriorati-NPL per un valore di circa 20 miliardi al lordo delle rettifiche.
Nel periodo 2016-2020 le cessioni dovrebbero raggiungere i 170 miliardi complessivi.
La funzionaria ha sottolineato che “si discute anche dell’eventuale possibilità di costruire le ‘asset management company’ (Amc) a livello europeo e nazionale” per la gestione degli NPL. Il problema è rappresentato però dal fatto che l’eventuale costituzione di una bad bank pubblica potrebbe cozzare con la normativa europea.
“Ci sarebbe un problema di aiuti di Stato, nel caso in cui la cessione non dovesse avvenire a valori di mercato – ha detto Szego, visto che esiste “una direttiva europea che vieta di fare acquisti con prezzi diversi dai valori di mercato”.
Bankitalia è comunque dell’idea che “per le banche e l’economia sarà essenziale disporre di tutti gli strumenti per gestire al meglio i crediti deteriorati”