JP Morgan: utili I trim in calo e sotto le attese, giù anche il fatturato. AD Dimon: ‘guerra e inflazione pongono sfide significative’
JP Morgan, banca numero uno degli Stati Uniti per valore degli asset, ha comunicato i risultati di bilancio relativi al primo trimestre. L’eps è calato in modo significativo come aveva previsto il consensus, a un ritmo anche più forte, scendendo a $2,63 rispetto ai $4,50 del primo trimestre del 2021, al di sotto dei $2,72 per azione stimati dagli economisti.
Anche il fatturato è sceso, attestandosi a $30,717 miliardi, pressocché in linea con le stime del consensus pari a $30,59 miliardi, rispetto ai $32,27 miliardi del primo trimestre dell’anno scorso.
“Rimaniamo ottimisti sull’economia, almeno nel breve termine. I bilanci delle famiglie e delle aziende così come le spese per consumi rimangono in buone condizioni di salute. Ma intravediamo diverse sfide dal fronte economico e geopolitico, a causa dell’elevata inflazione, dei problemi delle catene di approviggionamento e della guerra in Ucraina”, ha commentato il ceo Jamie Dimon.
La banca ha reso noto che il cda ha approvato una operazione di buyback azionario da 30 miliardi di dollari.
In generale, l’utile dei primi tre mesi del 2022 è sceso a $8,28 miliardi, rispetto ai $14,3 miliardi del primo trimestre del 2021.
Il fatturato relativo alla divisione markets & securities services è sceso dell’8% a $9,3 miliardi mentre quello della divisione di investment banking è calato del 28% a $2,1 miliardi.