Banco BPM: Equita inserisce titolo in portafoglio principale, ecco perchè Credit Agricole è tra migliori candidati M&A’
“Inseriamo Banco BPM nel portafoglio principale e aumentiamo il peso di Intesa SanPaolo, portando l’esposizione al settore bancario a neutrale (verso precedente sottopeso) in quanto ci
aspettiamo un’intensificazione del processo di consolidamento sia a livello domestico che europeo”. Gli analisti di Equita SIM credono nel risiko bancario e aumentano di conseguenza l’esposizione al comparto. Su Banco BPM – oggetto nelle ultime ore di diversi rumor su un forte interesse da parte di Credit Agricole e su vari contatti, oltre che con Credit Agricole Italia, anche con UniCredit – Equita scrive nel monthly report diffuso oggi:
“Inseriamo BAMI nel portafoglio principale con un peso di 240 punti base, portando l’esposizione al settore bancario a neutrale rispetto al precedente sottopeso. L’intensificazione del processo di consolidamento a livello domestico ed europeo, la valutazione non lontana dai minimi di marzo, l’atteso miglioramento della performance operativa rispetto al 2Q e la tenuta – allo stato attuale – della qualità dell’attivo grazie all’estensione delle moratorie
fino a gennaio secondo noi meritano l’adozione di un atteggiamento meno negativo sul settore bancario domestico e su BAMI in particolare che secondo noi rimarrà al centro dei vari scenari di M&A”.
Su Intesa SanPaolo, Equita scrive che “aumentiamo il peso di ISP di 50bps per portare l’esposizione al settore bancario a neutrale rispetto al precedente sottopeso”.
Equita SIM riporta le indiscrezioni de Il Messaggero su Banco BPM:
“Stando a quanto riportato dal Messaggero, il CEO di BAMI Castagna avrebbe avuto contatti preliminari con il CEO di Credit Agricole. Credit Agricole è partner di BAMI nella JV di successo nel credito al consumo Agos (39% BAMI – 61% Credit Agricole), alcuni anni fa ha investito circa 300 milioni nell’acquisto da Banco BPM di Profamily (cessione del
quinto e finanziamenti retail captive). Le parti stanno inoltre trattando, in base a quanto dichiarato dal CEO di
Banco BPM durante la conference call sui risultati, dell’estensione dei termini del put option che prevede la possibilità per BAMI di cedere il 10% di Agos Ducato a Credit Agricole”.
“Non si può tuttavia escludere – continua Equita SIM -che i contatti fra i vertici delle due banche riguardino anche l’ipotesi di una business combination, che secondo noi
avrebbe molto senso dal punto di vista industriale in quanto creerebbe il secondo gruppo bancario domestico con una quota di mercato su base nazionale dell’12% (Banco BPM 7% e CASA 4%) davanti a UniCredit, con un forte presenza al nord Italia e in Lombardia (quota di mercato 15% e 17% secondo player dopo Intesa SanPaolo). Inoltre, utilizzando lo stesso approccio adottato nell’operazione Caixa-Bankia nel quale il regolatore ha concesso la diluizione del buffer SREP per circa 150 punti base, Banco BPM potrebbe mettere a disposizione circa 1 miliardo di capitale per finanziare oneri di ristrutturazione. Per questi motivi di carattere industriale e finanziario secondo noi Credit Agricole è uno dei candidati che, in caso di M&A, potrebbero valorizzare maggiormente Banco BPM potendo fare leva su diversi aree di sinergia (es. al netto delle partecipazioni quotate e della put option su Agos, BAMI tratta con un P/TE di 0,11x)”.
Da segnalare che Equita ha su Intesa SanPaolo un rating “Buy” a fronte di un target price di 2,3 euro. Buy anche su Banco BPM, con obiettivo sul prezzo a 1,9 euro.