Notizie Notizie Mondo Tech Usa: “molta sostanza e poco fumo”. Recente volatilità non è preludio di bolla

Tech Usa: “molta sostanza e poco fumo”. Recente volatilità non è preludio di bolla

1 Ottobre 2020 15:01

 

Negli ultimi mesi la tecnologia ha guidato la sovra-performance dell’azionario USA ma la recente correzione dei titoli tech spaventa gli investitori che ora stanno mettendo in dubbio la stabilità dei titoli tecnologici. Sono soprattutto i notevoli rialzi giornalieri di singoli titoli che hanno contribuito ad alimentare i timori per una potenziale bolla del settore tech e del mercato più in generale. Niente paura però afferma Alan Tu, gestore del fondo T. Rowe Price Funds Sicav – Global Technology Equity, T. Rowe Price secondo cui la recente correzione dei titoli tech non rispecchia altro che una normale fase di presa di profitto dopo la forte corsa del settore.

Tech: occhio alla selezione quando si investe
“Comprendiamo i timori per l’outlook di breve termine, ma ci focalizziamo sui trend secolari che possono veramente creare valore nel lungo termine” afferma l’esperto secondo cui soprattutto durante i periodi di volatilità, la conoscenza approfondita delle singole società e dei rispettivi modelli di business, ci aiuta a trarre vantaggio dalle opportunità più attraenti.

Secondo Tu, i recenti eccessi di mercato non sono comparabili al boom pre-bolla dot com di 20 anni fa, quando i titoli tech offrivano più ‘fumo’ che sostanza. Oggi, i social media dominanti, l’e-commerce e le piattaforme dei servizi di cloud hanno dato prova della durabilità dei loro business e la pandemia ha accelerato l’e-commerce per categorie già solide e in mercati rilevanti. “Nel lungo periodo, vediamo del potenziale affinché le imprese accelerino la transizione al cloud, nello sforzo di migliorare la continuità di business, sbloccare efficienze e aumentare la competitività. L’industria dei semiconduttori in questo senso è un’area di opportunità di lungo termine” afferma l’esperto di T. Rowe Price Finds Sicav.

Ciò che suggerisce Tu è l’importanza della selezione quando si investe nei titoli tech. “Disporre di capability di ricerca globali può aiutare a individuare i nomi con profili di rischio/rendimento attraenti e a trarre vantaggio dalle dislocazioni di breve termine”. L’analista conclude facendo l’esempio dell’industria dei software, le cui valutazioni negli ultimi anni sono state tendenzialmente elevate. “Sappiamo che le valutazioni elevate riflettono elevate aspettative e possono comportare grossi cali al ribasso nel momento in cui le trimestrali di un’azienda vacillano, ma non tutte le società di software sono uguali, anche se scambiano su valori e hanno visto una crescita dei ricavi simili” afferma Tu. “In questi casi, conclude l’analista, un approccio bottom-up e una conoscenza approfondita dei singoli modelli di business e delle dinamiche dell’industria sono fondamentali per capire dove il mercato potrebbe non apprezzare la durabilità di un business e determinare le prospettive di espansione dei margini”.

(ARTICOLO A CURA DI Alessandra Capparello)