Mediobanca, titolo oltre +3% con aumento quota Del Vecchio. Lui: ‘Delfin primo socio, così per lungo tempo’
Mediobanca scatta in Borsa dopo l’aumento della partecipazione nel suo capitale detenuta dalla holding di Leonardo del Vecchio, Delfin, oltre la soglia del 10%. Nello specifico, la partecipazione di Delfin in Mediobanca è stata portata al 10,162%, rispetto al 9,889% precedente. L’autorizzazione a salire nel capitale di Mediobanca oltre la quota del 10% e fino al 19,9% era stata concessa dalla Bce alla fine di agosto.
In un’intervista al Messaggero, Del Vecchio ha fatto notare che “in ogni paese ci sono snodi che contribuiscono a garantire la stabilità del sistema economico. Per questo sono convinto che pezzi strategici come Mediobanca e Generali (di cui Piazzetta Cuccia detiene la maggiore parteciazione) debbano essere dotati di un azionariato stabile e attento alle esigenze del paese”.
Ricordando quanto autorizzato dalla Bce, l’imprenditore ha sottolineato che Delfin può salire fino al 19,9%.
“Possiamo salire fino al 19,9%, lo faremo nel momento opportuno, attenti che rimanga un buon investimento per noi e per l’istituto”.
In ogni caso, “positivo sono sempre stato sin dall’inizio dell’investimento in Mediobanca e dico di stare sereni anche ai tanti che hanno agitato le acque in questi mesi. Delfin da oggi è il principale socio ed è decisa a rimanere tale per lungo tempo, pronta a supportare la crescita dell’istituto e a sostenere progetti che spero saranno ambiziosi”.
Ancora, nel commentare le varie critiche:
“Ho tirato dritto con i miei collaboratori, forte delle mie motivazioni e sicuro di coniugare in Mediobanca l’interesse del paese e il mio personale, con un investimento a tutela e a sostegno della banca ma anche redditizio per Delfin, per il grande potenziale che l’istituto può esprimere. Tutto il resto sono chiacchiere e anche qualche rancore di chi avrebbe voluto fare questa stessa operazione ma non ne ha mai voluto il coraggio”.
Così Equita SIM ha commentato la notizia:
“Al di là delle dichiarazioni di principio, non ci è ancora chiaro – in concreto – quali siano i progetti che Delfin intende proporre in quanto azionista di rifermento di Generali e Mediobanca. Indipendentemente dagli obiettivi e dalla strategia di Delfin, la conferma di poter aumentare la quota al 20% crea un forte supporto al titolo che secondo noi resta interessante dal punto di vista fondamentale visto che
(a) lo stub è sottovalutato in quanto, considerando il business model resilient e diversificato, tratta con un rapporto prezzo/utili 2022 pari a 9 volte e a un rapporto P/TE 0.58 volte”.
Inoltre, “la specializzazione di prodotto e la capitalizzazione di Mediobanca (con un CET1 superiore al 14%) consentono al gruppo di assorbire shock esterni di entità molto elevata”.
Infine, continuano gli analisti, “il momentum dei ricavi del CIB (divisione di corporate e investment banking) nei prossimi trimestri dovrebbe risultare molto forte, grazie al contributo dell’advisory. Quanto a Generali, il riferimento contenuto nelle dichiarazioni ci sembra non precludere ad operazioni finalizzate ad accelerare la creazione di valore della società”.