Saipem: perdita nei 9 mesi, giù anche i ricavi su ‘scenario complesso’ causa Covid
Saipem, il big italiano attivo nel settore dei servizi petroliferi, ha annunciato stamattina di avere chiuso il terzo trimestre del 2020 con ricavi in discesa del 23,5% a 1,71 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, è passato a 136 milioni dai 293 milioni dell’analogo periodo nel 2019, con una perdita rettificata di 78 milioni. Dati inferiori al consensus Bloomberg che indicava un fatturato di 1,77 miliardi e un Ebitda rettificato di 156,9 milioni.
I primi nove mesi dell’anno sono stati invece chiusi con una perdita netta consolidata rettificata di 210 milioni contro l’utile di 90 milioni del corrispondente periodo nel 2019, mentre i ricavi sono scivolati a 5,38 miliardi (-20,3%) e l’Ebitda rettificato si è attestato a 491 milioni (-45,4%). La società guidata da Cao ha sottolineato, tuttavia, che “il solido portafoglio ordini di oltre 24 miliardi di euro, rafforzato da recenti iniziative di de-risking concordate con i clienti, consente un buon livello di visibilità oltre il 2020. In crescita consistente le opportunità commerciali”.
“In uno scenario che risulta ancora particolarmente complesso a causa della pandemia i ricavi e il margine Ebitda adjusted, in tendenziale miglioramento nel terzo trimestre, e la prosecuzione delle attività sui progetti dimostrano la resilienza della società al contesto. La struttura finanziaria si conferma robusta ed equilibrata, con liquidità in aumento rispetto a fine giugno”, segnala ancora Saipem in una nota precisando che “pur essendo l’anno in corso ancora fortemente condizionato dagli impatti dell’epidemia da Covid-19 sui mercati di riferimento, si prevedono per il secondo semestre volumi di ricavi ed Ebitda adjusted sostanzialmente in linea con il primo semestre. In tale contesto, sono confermate le iniziative di efficienza sui costi di struttura ed operativi del 2020.