Per Google nessun ‘advertising crunch’, titolo Alphabet vola +9% dopo bilancio
Alphabet positiva, il titolo balza di oltre il 9% nelle contrattazioni afterhours dopo la pubblicazione del bilancio relativo al terzo trimestre dell’anno.
La holding a cui fa capo Google ha dato agli investitori più di un motivo per festeggiare, visto che gli utili e le vendite sono tornati a livelli più coerenti con quelli del periodo pre-pandemia da coronavirus COVID-19.
Molto bene il fatturato, balzato del 14% dai $40,5 miliardi del terzo trimestre del 2019 a $46,2 miliardi, meglio dei $42,90 miliardi attesi, stando alle stime degli analisti intervistati da Refinitiv.
Gii utili netti si sono attestati a $11,2 miliardi, così come anche gli utili operativi, rispetto ai $6,96 miliardi di utili netti del terzo trimestre del 2019.
L’utile per azione si è attestato a $16,40, rispetto agli $11,29 per azione attesi.
“Abbiamo assistito a un trimestre solido – ha detto Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet e Google – che è anche un testamento dei grandi investimenti che abbiamo fatto nell’Intelligenza artificiale (AI) e in altre tecnologie (..)”.
“Il fatturato totale di $46,2 miliardi del terzo trimestre riflette un’ampia crescita sostenuta dall’aumento delle fatturato (pubblicitario) in Search e YouTube, così come la continua solidità di Google Cloud e Play – ha aggiunto
Ruth Porat, direttore finanziario di Alphabet and Google – “Rimaniamo concentrati a fare i giusti investimenti per supportare un valore che sia sostenibile nel lungo termine”.
La paura dell’advertising crunch, insomma, non si è materializzata, se si considera che, nel trimestre terminato lo scorso 30 settembre, la società ha riportato un fatturato pubblicitario di $37,10 miliardi, rispetto ai $33,80 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. La crescita del fatturato pubblicitario di YouTube è stata particolarmente elevata, in rialzo del 32% su base annua.