Borsa Tokyo +1% post buy a Wall Street, Shanghai delusa da People’s Bank of China
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo riporta un trend al rialzo, guadagnando l’1% circa a 27.250 punti. Ieri Wall Street ha chiuso positiva, con lo S&P 500 salito dell’1,61% a 4.462,21, il Dow Jones Industrial Average in crescita di 499,51 punti, o 1,45%, a 34.911,20 e il Nasdaq Composite balato del 2,15% a 13.619,66 punti.
L’azionario della Cina continentale è tuttavia sotto pressione, dopo il mancato taglio dei tassi da parte della banca centrale. La borsa di Shanghai cede lo 0,18%.
Bene invece Hong Kong con +0,77%, Sidney +0,22%, Seoul +0,3%.
La People’s Bank of China – banca centrale della Cina – ha confermato oggi il tasso di finanziamento loan prime rate (LPR) a un anno al 3,7%. Il tasso a cinque anni è stato lasciato invariato al 4,6%. I tassi LPR sono i tassi di riferimento sui prestiti che vengono stabiliti mensilmente da 18 banche cinesi.
Gli analisti avevano previsto un taglio dei tassi, volto a sostenere l’economia cinese, in un momento in cui vive l’ondata della pandemia Covid peggiore in due anni, dai tempi del focolaio esploso nella città di Wuhan.
La People’s Bank of China ha comunque tagliato il reserve requirement ratio (RRR), ossia le riserve obbligatorie che le banche devono detenere: il taglio è stato di 25 punti base, pari al rilascio di una liquidità nel lungo periodo di 530 miliardi di yuan.
Sul mercato nel forex, lo yen ha continuato a inanellare nuovi minimi record degli ultimi 20 anni nei confronti del dollaro, scendendo fino a 129,17 per dollaro, dopo essere scivolato fin oltre quota JPY 128 nella giornata di ieri.