Piazza Affari in pausa dopo il rally, trimestrali in primo piano. I titoli da monitorare oggi
Piazza Affari prende fiato dal recente rally. L’indice Ftse Mib, reduce da cinque sedute consecutive di rialzi, oggi si muove sotto la parità segnando, dopo un avvio altalenante, un -0,2% in area 19.700 punti. Caute anche le altre Borse europee, con Francoforte e Parigi in calo di circa lo 0,50%.
I temi da seguire
Sui mercati regna ancora l’attesa per l’esito del voto delle presidenziali americane (Arizona, Nevada, Georgia, Pennsylvania e North Carolina sono questi gli stati che devono ancora comunicare l’esito del conteggio dei voti). Gli investitori attendono anche l’appuntamento con i dati del mercato del lavoro negli Stati Uniti di ottobre. Sotto la lente anche le indicazioni giunte ieri dalla Federal Reserve (Fed). Quest’ultima ha lasciato invariata la politica monetaria: il Fomc ha votato all’unanimità per mantenere il tasso sui Fed funds in un intervallo compreso tra 0 e 0,25%. L’istituto centrale guidato da Powell si è inoltre impegnato a utilizzare la sua gamma completa di strumenti per sostenere l’economia statunitense promuovendo in tal modo i suoi obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi. E intanto in Europa, in particolar modo a Piazza Affari, prosegue la stagione delle trimestrali.
I titoli da monitorare
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli del listino principale, si mette in evidenza Banco Bpm che sale del 2% dopo aver riportato i conti. Nel terzo trimestre dell’anno l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha registrato utili più che doppi rispetto a secondo trimestre, mentre continua il calo dei crediti deteriorati. Nel corso della conference call successiva alla pubblicazione del bilancio, Castagna ha espresso l’interesse della banca a essere attiva in una eventuale operazione di M&A, dopo le ultime voci relative a negoziati in corso con Credit Agricole: “Non commentiamo i rumor ma siamo interessati a esplorare qualsiasi potenziale mossa che serva a rafforzare ulteriormente la banca”, ha detto.
Ma in testa al paniere Ftse Mib sale con un balzo di oltre 4 punti percentuali Inwit, che ha riportato una trimestrale migliore delle attese e ha confermato una politica dei dividendi attraente che prevede un dividendo per azione di 0,30 euro da riconoscere nel 2021 a seguito dell’approvazione del bilancio 2020, e un incremento negli anni successivi del piano triennale del 7,5% annuo.
Sul fondo del listino invece finisce Leonardo con un tonfo di oltre il 5%, dopo che l’utile netto dei primi nove mesi dell’anno è sceso a 137 milioni di euro contro i 465 milioni al 30 settembre 2019. I ricavi sono scivolati dell’1,9% a 9,025 miliardi, principalmente riconducibile alle minori consegne per effetto del Covid-19. Per quanto riguarda la guidance 2020, Leonardo spiega che l’emergenza coronavirus sta producendo effetti sulla performance in un contesto globale di grave recessione economica ed elevata incertezza. Di conseguenza le stime per l’anno in corso prevedono ricavi compresi nella forchetta tra 13,2-14 miliardi (consensus Bloomberg a 13,5 miliardi), ordini nel range tra 12,5-13,5 e un Ebita tra 900-950 milioni.
Tra gli altri titoli, si segnala Astaldi, sospeso per eccesso di rialzo dopo aver segnato in avvio un +13,9% dopo aver concluso l’operazione di fusione con Webuild. L’operazione è stata perfezionata attraverso un aumento di capitale per cassa in Astaldi pari a 225 milioni di euro, riservato a Webuild. L’unione dei due più importanti player italiani nel settore delle infrastrutture darà vita a un gruppo specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua e i green buildings, leader sul mercato italiano e tra i principali player di settore a livello internazionale con un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro.