Covid al capolinea, compagnie aeree Usa fiduciose anche con caro-carburante: American Airlines e United fanno il botto a Wall Street
Notizie positive dal settore delle compagnie aeree made in Usa: la riapertura delle economie post lockdown da Covid e la voglia di tornare finalmente a viaggiare sono state confermate dalle trimestrali comunicate da American Airlines e United Airlines.
Ottimismo soprattutto da American Airlines che, nel rendere noti i numeri della propria trimestrale, ha comunicato anche di prevedere per il secondo trimestre del 2022 il ritorno all’utile, grazie alla ripresa delle prenotazioni dei biglietti aerei, che dovrebbe riuscire a coprire il boom dei costi del carburante.
La compagnia aerea numero uno degli Stati Uniti ha annunciato inoltre che marzo è stato il primo mese dall’inizio della pandemia Covid-19, in cui il fatturato ha superato i livelli del 2019.
Guardando ai numeri del primo trimestre del 2022, American Airlines ha riportato una perdita netta di $1,6 miliardi. Su base adjusted la perdita per azione si è attestata a $2,32, inferiore al rosso di $2,40 per azione atteso dal consensus. Bene il fatturato, che è quasi più che raddoppiato a $8,9 miliardi, facendo lievemente meglio degli $8,826 miliardi attesi dagli analisti. Il giro d’affari è rimasto comunque a un livello inferiore del 16% rispetto al primo trimestre del 2019, precedente la pandemia (scoppiata ufficialmente in tutto il mondo nel marzo del 2020).
Per il secondo trimestre, American Airlines stima una crescita del fatturato superiore dell’8% rispetto al giro d’affari incassato sempre nel primo trimestre del 2019. La compagnia aera, con sede in Texas, ha reso noto di aver pagato nel primo trimestre del 2022 2,80 dollari per gallone di carburante: un prezzo superiore del 65% rispetto allo scorso anno. Il titolo American Arlines scatta di quasi +8% a Wall Street.
Carica di buy anche sul titolo del competitor United Airlines, che avanza del nonostante una trimestrale deludente.
La compagnia aerea ha perso $4,24 per azione, soffrendo una perdita superiore rispetto al rosso di $4,19 per azione stimato dal consensus di Zacks, e riportando un bilancio negativo per il nono trimestre consecutivo.
I risultati hanno fatto i conti con il balzo delle infezioni da Covid provocate dalla diffusione veloce della variante Omicron nella prima metà del primo trimestre.
Anche il fatturato, pari a $7,566 miliardi, ha deluso le stime.
Tuttavia, United ha reso noto di prevedere per il 2022 il ritorno all’utile, per la prima volta dalla pandemia, grazie all’aumento delle prenotazioni e alla maggiore propensione dei passeggeri a pagare di più pur di tornare a volare. Le quotazioni di United Airlines schizzano dell’11% circa.