News Notizie Indici e quotazioni Mercati: dopo il vaccino l’attenzione tornerà su banche centrali e governi

Mercati: dopo il vaccino l’attenzione tornerà su banche centrali e governi

20 Novembre 2020 10:01

Dopo le notizie sul vaccino che hanno innescato un rally sui mercati, il movimento nelle prossime settimane potrebbe essere condizionato dalle banche centrali, che si preparano all’ultima riunione di politica monetaria del 2020, e dai governi che potrebbero lanciare nuovi strumenti di sostegno all’economia. “Ora è necessario gestire l’interim, ovvero i mesi che ci separano dal vaccino, con una seconda ondata di contagi in pieno corso e le sue conseguenze già evidenti, in termini di lockdown e nuovi rallentamenti economici – sottolinea Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR – Questo tema è, ancora una volta, demandato all’intervento di banche centrali e governi, le cui mosse nelle prossime settimane saranno oggetto di attento scrutinio da parte dei mercati”.

Per quanto riguarda le banche centrali, il rischio è che le decisioni non siano ritenute sufficienti dai mercati, alla luce di lockdown sempre più diffusi. Bce e Fed, le prossime riunioni sono previste rispettivamente il 10 e il 16 dicembre. Se per la Bce (la cui riunione è prevista il prossimo 10 dicembre) l’attesa è di un rafforzamento delle misure già in essere, come preannunciato dalla stessa Chritine Lagarde, per la Fed, invece, potrebbe non arrivare nessuno aiuto aggiuntivo, come evidenziato anche dalle recenti dichiarazioni di Clarida, che ha descritto pochi giorni fa il quadro monetario attuale come “già altamente espansivo”.

Un altro tema da monitorare è relativo al piano di stimolo negli Usa. L’enorme manovra di 2.200 miliardi di dollari di fine marzo è stata decisiva per spezzare la catena di trasmissione che collega disoccupazione, minori consumi e insolvenze. Un secondo pacchetto è subordinato alle negoziazioni fra democratici e repubblicani, con questi ultimi a puntare su una manovra di portata inferiore. Alcune voci parlano di accordo entro fine anno, altre ritengono che sarà improbabile l’approvazione prima dell’insediamento della nuova Amministrazione a gennaio e dell’esito del ballottaggio per gli ultimi due seggi in Senato, che stabiliranno il colore della nuova maggioranza. “In caso di gestazione prolungata – avverte l’esperto di GAM SGR – sarà importante monitorare eventuali segnali di sofferenza del consumatore americano: impennate repentine nei mancati pagamenti dei mutui o nelle richieste dei sussidi, o un arretramento inatteso delle vendite al dettaglio, potrebbero rappresentare spie di un aumento dei rischi di scenario”.