News Notizie Notizie Italia L’addio di Mustier, UniCredit sempre peggio: titolo -9%. Il paradosso: rischia di diventare preda di banche francesi

L’addio di Mustier, UniCredit sempre peggio: titolo -9%. Il paradosso: rischia di diventare preda di banche francesi

1 Dicembre 2020 14:42

Sempre peggio per il titolo UniCredit, che accelera al ribasso nel pomeriggio, crollando di quasi il 9% e bucando la soglia di 8 euro.

L’addio dell’AD Jean-Pierre Mustier, che si concretizzerà come annunciato alla scadenza del suo mandato, nell’aprile del 2021, alimenta le speculazioni su una fusione con Mps, appoggiata dal Tesoro maggiore azionista della banca senese.

Gli analisti non vedono con favore il deal per gli azionisti di UniCredit. In particolare, Mediobanca Securities ha diramato una nota, facendo un paragone tra la banca di Piazza Gae Aulenti e una nave abbandonata dal proprio capitano.

Gli analisti tagliano il rating sul titolo UniCredit da “neutral” ad “underperform”, parlando di “paradosso” della banca che, da predatrice, ora rischia di diventare preda di banche straniere e di essere fagocitata anche da qualche banca francese.

L’ipotesi non dispiacerebbe sicuramente alle autorità europee, che promuovono da tempo operazioni di M&A tra le banche, anche cross border. Per UniCredit il problema è rappresentato dalla bassa valutazione del titolo e dal fatto che ci sono “molti pesci a buon mercato nel mare delle banche europee” ma “non molti azionisti interessati alla pesca”. Il risultato è il seguente paradosso: l’uscita di scena del ceo francese Jean-Pierre Mustier potrebbe rendere UniCredit ancora più vulnerabile agli occhi delle banche francesi.

“Consideriamo UniCredit un’opzione strategica chiave per le banche francesi per accedere alla Germania e per moltiplicare l’accesso alle società europee per le loro grandi operazioni di corporate & investment banking”, si legge nella nota di Mediobanca Securities.

Praticamente, una UniCredit “più fragile” avrebbe l’effetto di rendere “le operazioni di M&A nazionali più difficili”, aumentando invece “le possibilità di una proprietà francese”.

Il titolo affonda dell’8,27% a quota 7,92 euro. Mps beneficia invece della prospettiva più probabile di un matrimonio con UniCredit, con il titolo che mette a segno un rally del 4% circa, a 1,208 euro.