News Notizie Notizie Italia Risiko bancario, tema che scotta in Italia: “M&A, una delle poche soluzioni per creare valore” (Symphonia sgr)

Risiko bancario, tema che scotta in Italia: “M&A, una delle poche soluzioni per creare valore” (Symphonia sgr)

2 Dicembre 2020 14:32

Economia, mercati finanziari e risiko bancario in Italia sono i tre ambiti che restano sotto stretta osservazione di questi tempi. In particolare, si guarda alla nuova ondata di consolidamento del settore bancario, conseguente anche alla crisi economico-finanziaria generata dalla pandemia. Temi affrontati da Massimiliano Schena, direttore investimenti di Symphonia sgr. “Questo deriva anche dal fatto che il settore bancario deve fronteggiare delle problematiche sia cicliche che strutturali e l’M&A è probabilmente una delle poche soluzioni per creare valore”.

L’esperto si sofferma sulle recenti operazioni e sulle recenti notizie relative al mondo bancario, mettendo in evidenza come i segnali siano arrivati prima dall’acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa San Paolo e poi dall’Opa di Credit Agricole sul Credito Valtellinese. Va in questa direzione anche la notizia cche Jean-Pierre Mustier dalla prossima primavera non sarà più alla guida di Unicredit.

“Mustier era in disaccordo con il cda sulle linee strategiche da seguire per la crescita di Unicredit e probabilmente uno degli aspetti di scontro è stata proprio l’espansione in Italia”, sottolinea Massimiliano Schena, secondo il quale a questo punto Unicredit ha due possibilità: un’offerta su Banco Bpm simile a quella fatta da Intesa su Ubi oppure una più probabile acquisizione di MPS, togliendola dal controllo statale. Per mettere in pratica questa seconda operazione, osserva Schena, lo Stato dovrà però renderla appetibile, un pò nello stile di quanto fatto con l’intervento di Intesa sulle Popolari Venete. Se invece Banco Bpm “non finisce nell’orbita Unicredit è probabile che guardi ad una aggregazione con Bper”, aggiunge l’esperto ricordando che a favore delle nozze tra Banco Bpm-Bper si è espresso Cimbri, amministratore delegato del gruppo Unipol, principale azionista della Popolare Emilia (con il 20% del capitale).