Eni: focus sull’eolico in Nord Europa, con petroliferi Ftse Mib brinda a deal Opec+
Uno dei temi di giornata è l’accordo raggiunto dall’Opec+ sul fronte dei tagli: a partire dal prossimo gennaio, la produzione di petrolio crude sarà aumentata di 500.000 barili al giorno. Una notizia che sostiene i movimenti dell’oro nero, con il Wti e il Brent che guadagnano circa il 2%, e di conseguenza spinge al rialzo i titoli del comparto petrolifero di Piazza Affari. Tra questi Eni, tra le migliori del Ftse Mib in compagnia di Saipem e Leonardo, che mostra un guadagno di circa il 2 per cento. Stamattina Eni ha anche annunciato il suo ingresso nel mercato eolico offshore in Gran Bretagna.
I dettagli del progetto
Per Eni l’ingresso nel mercato della produzione di energia elettrica da eolico offshore in Gran Bretagna avviene grazie all’acquisizione del 20% da Equinor e SSE Renewables, del progetto Dogger Bank (A e B). Il progetto prevede l’installazione di 190 turbine di ultima generazione da 13 MW ciascuna a una distanza di oltre 130 km dalle coste britanniche, per una potenza complessiva di 2,4 GW. A regime Dogger Bank (3,6 GW) sarà il progetto più grande del mondo, in grado di produrre elettricità rinnovabile pari a circa il 5% della domanda del Regno Unito, fornendo energia a circa sei milioni di famiglie. La costruzione del parco eolico offshore Dogger Bank (A e B) prevede un investimento complessivo di 6 miliardi di sterline e si articolerà su due fasi, la prima delle quali sarà completata entro il 2023 e la seconda entro la fine del 2024.
Eni entra così nel mercato dell’eolico offshore del Nord Europa, uno dei più promettenti e stabili al mondo, al fianco di due partner di grande esperienza nel settore e potrà accrescere le proprie competenze nella costruzione e gestione di progetti offshore wind per future iniziative, anche in altre aree geografiche. L’ingresso nel progetto Dogger Bank (A e B) consentirà di contribuire con 480 MW di energia verde al raggiungimento degli obiettivi Eni di capacità installata da rinnovabili nel 2025, pari a 5GW, e di sfruttare eventuali sinergie con il business retail. Per questa operazione, Eni è stata supportata da RBC Europe come exclusive financial advisor, e Bracewell (UK) LLP in qualità di legal advisor.
“L’ingresso nel mercato dell’eolico offshore in Nord Europa rappresenta per Eni una grande occasione che ci consentirà non solo di acquisire ulteriori skills nell’offshore wind, ma anche di contribuire in modo sostanziale al raggiungimento del target di 5 GW di potenza installata da rinnovabili al 2025, tappa intermedia per il più ambizioso obiettivo relativo all’azzeramento delle emissioni nette di gas serra sia dirette sia indirette in Europa al 2050”, ha commentato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.