Eni: a.d. Descalzi incontra ministro Energia algerino e ceo Sonatrach
Incontro oggi ad Algeri tra il ministro dell’Energia algerino, Abdelmadjid Attar, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, per fare il punto sulle attività della società nel Paese, sui progetti futuri e per discutere dei temi della transizione energetica, centrali nella nuova strategia di Eni. Descalzi ha anche incontrato l’a.d. di Sonatrach, Toufik Hakkar. Durante l’incontro è stato firmato un accordo che prevede un percorso finalizzato ad un nuovo contratto idrocarburi nell’area meridionale del Bacino del Berkine, sotto l’egida della nuova legge petrolifera algerina entrata in vigore a dicembre 2019. La società italiana spiega che questo accordo, che si colloca nell’ambito del protocollo d’intesa per la collaborazione nel settore upstream firmato lo scorso luglio, ha l’obiettivo di realizzare un nuovo hub di sviluppo di gas ed olio nella regione attraverso una sinergia con gli asset esistenti di MLE-CAFC (Blocco 405b).
Toufik Hakkar e Claudio Descalzi hanno condiviso l’impegno alla realizzazione di un programma di rilancio delle attività di esplorazione e sviluppo nell’area, attraverso l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, e a continuare su un percorso di time to market accelerato facendo leva sulle sinergie presenti nel territorio, replicando il modello già applicato con successo nel progetto “Berkine Nord”. È stato inoltre verificato lo stato di avanzamento degli studi di fattibilità per l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico di BRN, realizzato a fine 2018, e per la creazione di un nuovo impianto fotovoltaico nel sito di MLE, che fornirà energia pulita all’impianto di trattamento esistente, riducendo al contempo le emissioni derivanti dall’autoconsumo di gas. Queste iniziative, precisa la nota, sono parte della strategia che Eni e Sonatrach stanno adottando sugli asset in comune, finalizzata a combinare la sostenibilità economico finanziaria e quella ambientale. Le due società condividono infatti l’obiettivo di ridurre l’impronta carbonica delle produzioni di gas naturale attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi, l’elettrificazione degli impianti di trattamento e l’abbattimento delle emissioni fuggitive di metano, mediante l’esecuzione di campagne di monitoraggio sistematiche e strutturate.
Hakkar e Descalzi hanno, infine, ribadito la propria disponibilità a collaborare in altri settori come la formazione del personale, la ricerca e sviluppo, il trasferimento di tecnologie, le energie rinnovabili e altri campi legati ai mercati del gas e dei prodotti petroliferi.