Confindustria: nuovo calo del PIL nel quarto trimestre
I tassi sovrani in Italia sono ai minimi storici (0,55% il BTP decennale a dicembre) e anche lo spread sulla Germania è basso, sotto i valori di inizio 2018 (+1,13%). Così si legge nella consueta Congiuntura Flash di dicembre 2020 del Centro Studi di Confindustria secondo cui i dati sui tassi sono molto positivi, grazie agli acquisti BCE “anti-pandemia” di titoli di Eurolandia, già arrivati a 718 miliardi sui 1.350 messi in cantiere. A dicembre Francoforte li ha ampliati di 500 miliardi, prolungandoli fino a marzo 2022.
Tuttavia nonostante i tassi favorevoli, sottolinea lo studio di viale dell’Astronomia, l’eurozona è in recessione. A fine anno l’economia dell’area-euro è in progressivo deterioramento. Alla significativa contrazione dei servizi (PMI a 41,7) si è sommata a novembre la frenata del manifatturiero (PMI a 53,8, un punto in meno da ottobre), la cui produzione è attesa in flessione nel 1° trimestre 2021 per carenza di domanda. Con la forte riduzione delle ore lavorate, infatti, i consumatori si attendono nei prossimi mesi un peggioramento della propria situazione finanziaria, che induce a rinviare la spesa.
Il forte rimbalzo nel 3° trimestre (+15,9%), continua il documento, ha sostenuto il PIL italiano di quest’anno, ma la seconda ondata di epidemia da fine estate e le restrizioni per arginarla fanno stimare un nuovo calo nel 4°. Ciò causerà un “trascinamento” statistico peggiore al 2021, che parte più basso. Il risultato, nelle variazioni annue, è una minore caduta nel 2020, ma meno rimbalzo l’anno prossimo.