Utility: quali titoli beneficeranno di più del Recovery Fund per rinnovabili e transizione energetica
Le risorse del Recovery Fund per le rinnovabili e la transizione energetica favoriranno investimenti nel settore delle utility. Nella lista dei 52 progetti allo studio dall’Italia, la quota maggiore è per l’impresa verde e l’economia circolare (6,3 miliardi), la gestione dei rifiuti (4,5 miliardi), la transizione energetica e la mobilità sostenibile (18,5 miliardi), la produzione e la distribuzione di rinnovabili (8,68 miliardi), l’idrogeno (1,34 miliardi), la tutela del territorio e della risorsa idrica (9,4 miliardi), oltre che la gestione sostenibile dell’acqua (3,42 miliardi). Una serie di misure che a partire dalla seconda metà del 2021 potranno essere sfruttate da alcune società quotate anche in maniera indiretta. Quali in particolare? Tra le più esposte ai potenziali benefici (indiretti) dell’uso delle risorse, gli analisti di Equita indicano Enel, Falck Renewables, Erg e Alerion Clean Power per quanto riguarda la crescita delle capacità per le rinnovabili. Terna, Acea e ancora Enel invece per quanto riguarda la trasmissione e la distribuzione. Nei progetti di economia circolare, la sim milanese vede ben impostate Hera, Iren, a2a e Acea e infine sullo sviluppo dell’idrogeno Snam potrebbe essere la favorita.