Notizie Notizie Mondo Nikola torna a catalizzare gli acquisti, report JPM fa sperare in un 2021 ‘meno drammatico’

Nikola torna a catalizzare gli acquisti, report JPM fa sperare in un 2021 ‘meno drammatico’

29 Dicembre 2020 15:01

Nikola torna a ruggire in Borsa dopo mesi molto difficili. Il titolo della startup specializzata nella produzione di camion elettrici e a idrogeno ha segnato ieri un balzo del 19% a 16,40 dollari, cercando così di lasciarsi alle spalle una seconda metà di 2020 decisamente difficile per il titolo, sprofondato fino a -80% rispetto ai picchi toccati a giugno.

Report di JPM rianima il titolo

A risollevare l’umore degli investitori su Nikola è stato il report di JP Morgan che ha sì tagliato a 35 dollari (da 40 dollari) il prezzo obiettivo del titolo, ma indicando comunque un prezzo ben più alto rispetto alle quotazioni a cui era crollata la startup.

L’analista di JP Morgan Paul Coster in particolare si aspetta notizie positive per il produttore di camion elettrici nel 2021, un ciclo di notizie “meno drammatico e generalmente positivo”.

Nonostante le difficoltà incontrate da Nikola negli ultimi mesi, JP Morgan si è espressa con favore circa il 2021, previsto dalla banca come “meno drammatico” e “generalmente positivo” per la società di camion elettrici. La banca d’affari americana ha ribadito il suo rating Overweight su Nikola spiegando che la società ha “ripulito la casa” prima della fine dell’anno, grazie proprio allo stop alle partnership, considerate “frettolosamente messe insieme dal suo fondatore” che “hanno impegnato le risorse di Nikola in iniziative non strategiche”, spiegava la nota della banca americana.

“Riteniamo che Nikola sia stata prudente a uscire da questi accordi, conservando il denaro per l’esecuzione dell’iniziativa sui camion di Classe 8”, spiegava JPMorgan, aggiungendo che General Motors potrebbe ancora giocare un ruolo importante come fornitore di celle a combustibile. Nikola sta attualmente testando due di questi camion di Classe 8, chiamati Tre, e i veicoli stanno “rispondendo alle aspettative”, ha detto JPMorgan. In futuro, secondo JPMorgan, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ci saranno probabilmente notizie positive per Nikola.

Seconda parte di 2020 piena di delusioni

Quello che sta per concludersi è stato un anno che ha visto prima Nikola arrivare al proscenio del grande pubblico come potenziale avversario di Tesla nei camion elettrici, con accordi importanti con l’italiana CNH e soprattutto il colosso GM; poi sono però arrivati i problemi che hanno incrinato la fiducia degli investitori sulle prospettive della società e conseguente crollo in Borsa.

A settembre il fondatore Trevor Milton ha rassegnato le dimissioni dai suoi ruoli di presidente esecutivo e membro del consiglio di amministrazione dopo che un report pubblicato da Hindenburg Research, noto short seller, ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne”. La società ha respinto le accuse dicendo che c’erano dozzine di accuse inesatte nel rapporto ma Milton ha poi lasciato il suo incarico, Il board ha accettato le dimissioni di Milton e ha scelto poi Stephen Girsky, ex vice presidente di General Motors e membro del consiglio di Nikola, quale nuovo presidente con effetto immediato.  Negli ultimi mesi poi si è consumata la vicenda General Motors che ha avuto anche il suo peso sul tracollo in Borsa del titolo Nikola.

A settembre era arrivata l’intesa con GM che prevedeva tra l’altro la collaborazione per realizzare il pickup elettrico Badger e l’ingresso nel capitale del colosso di Detroit con una quota dell’11%. In particolare, l’intesa prevedeva che Nikola scambiasse 2 miliardi di dollari in nuove azioni con servizi e accesso a parti e componenti di GM che dal canto suo avrebbe avuto l’11% di proprietà di Nikola e il diritto di nominare un amministratore nel suo consiglio. In base all’accordo, GM avrebbe dovuto ingegnerizzare e produrre il Nikola Badger, che dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2022. Poi gli accordi sono stati rivisti annullando di fatto l’intesa stretta a settembre. Il nuovo Memorandum of Understanding (MOU) non vincolante siglato poi con General Motors si limita a un accordo globale di fornitura con cui le celle di combustibile Hydrotec di GM saranno utilizzate per i camion all’idrogeno di Nikola.