Risparmiatori: cresce il numero di ricorsi all’Arbitro per le controversie finanziarie
Supera i 100 milioni di euro il valore complessivo dei risarcimenti richiesti nel 2020, oscillanti tra un minimo di 94,66 e un massimo di 500.000 euro, all’Acf, l’Arbitro per le controversie finanziarie che lo scorso anno, segnato dall’emergenza sanitaria da covid, ha visto un ulteriore consolidamento.
Il bilancio dell’attività dell’Acf nel 2020
Il valore medio delle singole controversie portate dinanzi all’organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra piccoli investitori e intermediari, operativo presso la Consob dal 2017, è stato di poco inferiore ai 60.000 euro, in linea con quanto fatto registrare negli anni precedenti. A fine 2020 il valore complessivo dei risarcimenti richiesti nel quadriennio ha superato la soglia dei 400 milioni di euro. Nel 2020 sono stati conclusi 1.514 procedimenti con un incremento del 13,2% rispetto ai 1.337 del 2019; 5.267, invece, le pronunce nel quadriennio 2017/2020. Sono 1.772 i ricorsi pervenuti l’anno scorso all’Arbitro (+5,6% rispetto ai 1.678 del 2019), salendo così a 7.113 il numero complessivo dei ricorsi trasmessi dai risparmiatori nel primo quadriennio di attività (2017/2020).
Il Sud si è confermato anche nel 2020 come l’area di provenienza del maggior numero di ricorsi (42,8%), seguito dal Centro (32,4%) e dal Nord (24,8%) del Paese. Nel 2020 sono stati conclusi 1.514 procedimenti con un incremento del 13,2% rispetto ai 1.337 del 2019; 5.267, invece, le pronunce nel quadriennio 2017/2020. Quasi raddoppiato (+81,5%) il valore complessivo dei risarcimenti riconosciuti a favore dei risparmiatori: 28,5 milioni di euro nel 2020 a fronte dei 15,7 milioni di euro fatti registrare a consuntivo 2019. Sale così a 84,4 milioni il totale dei risarcimenti riconosciuti dal 2017 ad oggi, con una media pro-capite pari a circa 40.000 euro.
Continua a crescere inoltre il numero di risparmiatori che preferiscono farsi assistere da un legale (oltre il 73% del totale nel 2020, rispetto al 69% del 2019), nonostante sia prevista la possibilità di presentare il ricorso all’Acf direttamente, senza assistenza e gratis. La rilevanza economica delle controversie in materia finanziaria e le difficoltà che molti risparmiatori tuttora incontrano nel tutelare personalmente i propri diritti sono fattori che concorrono ad alimentare questa tendenza.