Covid, debito e climate change le principali preoccupazioni degli investitori italiani
Nel quarto trimestre la view degli investitori italiani verso l’economia del proprio paese è ottimista per il 71% degli investitori italiani intervistati se si guarda al breve periodo (12 mesi), in aumento del 10% rispetto al terzo trimestre.
Così emerge dalla nuova edizione dell’Investor Sentiment di UBS, il report che analizza la fiducia degli investitori in tutto il mondo, per il quale sono stati intervistati più di 4.000 investitori e imprenditori in 14 mercati a livello globale tra fine dicembre 2020 e gennaio 2021.
Gli investitori italiani secondo UBS
Soffermandoci sull’Italia, guardando ai mercati, aumenta l’ottimismo di investitori e imprenditori nei confronti del mercato azionario nei prossimi sei mesi con il 70% degli investitori italiani che si dichiara ottimista contro il 21% che si dichiara neutral e il 9% pessimista.
Le maggiori preoccupazioni degli investitori italiani sono il Covid 19 per il 54%, seguito dal debito nazionale per il 52% e il cambiamento climatico per il 50%. Gli investitori italiani vedono opportunità nel settore della sostenibilità visto che l’81% ritiene che gli investimenti sostenibili siano molto importanti. Il 45% crede che offrano opportunità aggiuntive, mentre il 42% per la diversificazione e il 41% crede che sia meglio per il rischio e il rendimento. Nove investitori italiani su dieci inoltre si aspettano da questi investimenti rendimenti uguali o migliori rispetto a quelli derivanti da investimenti tradizionali (il 57% migliori, il 30% uguali, il 13% peggiori). Inoltre il report rivela anche che il 66% degli investitori italiani sta cercando di aumentare gli investimenti sostenibili, mentre il 34% non lo sta facendo. Il 52% degli investitori italiani ritiene che gli investimenti sostenibili possano migliorare molto il mondo, mentre il 40% pensa che lo possano fare solo un po’ e infine l’8% ritiene che lo possano cambiarlo leggermente o anche per nulla. Infine il 48% vorrebbe che tale miglioramento avvenisse tramite l’annullamento del cambiamento climatico contro il 45% che lo vorrebbe tramite la sanità e il 42% tramite il riciclaggio.