Wall Street futures deboli dopo sell aprile, bene il titolo ‘scelto’ da Buffett. Netflix -49% in un mese, Amazon -24%
Prima seduta di maggio per gli indici azionari Usa, reduci da un mese da incubo, che ha visto il Nasdaq crollare del 13,26% concludendo il mese peggiore dall’ottobre del 2008. Netflix ha perso il 49% nel mese di aprile, Amazon e Meta hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 24% e il 10,8%.
L’indice Dow Jones ha perso il 4,9%, e lo S&P 500 è affondato dell’8,8%: entrambi gli indici hanno riportato il mese peggiore dal marzo del 2020, quando in tutto il mondo è risuonato l’allarme sulla pandemia Covid-19.
L’ultima sessione di aprile ha confermato la forte fase di sell off: lo S&P 500 è sceso del 3,63% lo scorso venerdì, riportando la seduta peggiore dal giugno del 2020 e chiudendo la sua quarta settimana consecutiva in territorio negativo, per la prima volta dal settembre del 2020. Quarta settimana consecutiva in rosso anche per il Nasdaq, crollato venerdì scorso del 4,2%.
Permane a Wall Street l’incerte, dopo un iniile balo dei futures sugli indici, che è andato sfumando nel corso delle ore. I futures sul Dow Jones avanzano di appena lo 0,18%, quelli sullo S&P 500 scendono dello 0,08% e quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,8%.
Massima cautela in vista del Fomc, il braccio monetario della Fed guidata da Jerome Powell, che si riunirà nella giornata di domani per decidere il da farsi sui tassi, facendo poi il grande annuncio dopodomani, mercoledì 4 maggio:
il consensus degli analisti è per un ennesimo rialzo dei tassi, dopo quello del 16 marzo, in cui il costo del denaro made in Usa è stato alzato per la prima volta dal 2018. La stretta, di 1/4 di punto percentuale, ha portato i tassi al nuovo range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%.
Il lavoro da falco della Fed è tuttavia appena iniziato: a fronte di un’inflazione che scotta sempre di più, arrivata a balzare di oltre +8% su base annua, Powell & Co hanno fatto capire di non avere alcuna intenzione di rimanere con le mani in mano. Il consensus è d’ccordo su un stretta monetaria di 50 punti base.
Nell’attesa, i tassi sui Treasuries tornano a superare la soglia del 2,90%, salendo oggi fino al 2,92%.
E nell’attesa, a Wall Street la speranza è che la Fed non sia troppo brusca nel comunicare la normalizzazione della sua politica monetaria in quanto, se la borsa Usa si è lasciata alle spalle un mese da incubo, è anche per il timore che una politica troppo restrittiva da parte di Jerome Powell & Co possa finire per far schiantare i fondamentali dell’economia Usa contro il muro della recessione, in un processo noto con l’espressione “hard landing”.
Tra i titoli protagonisti in premercato, bene Activision Blizzard (ATVI), che sale del 3% circa dopo che Warren Buffett ha riferito nel corso dell’assemblea annuale degli azionisti di aver aumentato la partecipazione nel produttore di videogame. Berkshire detiene al momento il 9,5% del capitale di Activision. Nel mese di gennaio, Microsoft ha annuncito l’intenzione di acquistare il gruppo per un valore di $95 per azione.