Equita resta costruttiva su Piazza Affari, ma segnali di stress in aumento: è la Fed a rappresentare il principale ‘vento contrario’
I mercati si gettano ufficialmente alle spalle aprile, un mese difficile per Wall Street che è finita forte pressione in scia alle notizie relative al conflitto tra la Russia e l’Ucraina, dei timori per l’accelerazione dell’inflazione negli Usa (e nel mondo) e, strettamente collegata alla paura precedente, dal rischio che i rialzi sui tassi che la Fed di Jerome Powell intende lanciare affossino l’economia americana. Nel dettaglio, i mercati azionari globali hanno registrato una performance negativa ad aprile (Global Equities -6%, da inizio anno -11%) a causa di timori per un forte rallentamento della crescita economia globale innescata dall’aumento dei prezzi dell’energia e materie prime, dal conflitto Russia-Ucraina e da nuovi lockdown in Cina (con ripercussioni sulle catene di approvvigionamento).
Equita nel suo consueto “Monthly report” sottolinea che “il più importante vento contrario sia ancora rappresentato dal cambio di politica monetaria globale (in senso meno accomodante) guidato dalla Fed“. In particolare, Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita Sim, sottolinea che sui mercati si è “in una fase di cambio di paradigma per le banche centrali, unito ad un contesto geopolitico che continua a dimostrarsi estremamente complesso (oltre al conflitto Russia-Ucraina, la crescente tensione tra Cina-USA), e questo aumenta i rischi al ribasso sull`outlook”. Per le banche centrali è diventato fondamentale combattere l’inflazione, con i mercati che a questo punto prezzano già forti rialzi dei tassi, un elemento potenzialmente di supporto.
Secondo la view di Equita, difficilmente le banche centrali vorranno interrompere drasticamente la crescita economica ristabilita dopo l`uscita della pandemia, e che si stia avvicinando il momento di una svolta dovish (attraverso il controllo della curva dei tassi – YCC – o l`equivalente di una nuova iniezione di liquidità). In questo contesto, lo scenario base di Equita è che il conflitto Russia-Ucraina rallenterà nel breve la crescita economica globale e manterrà l`inflazione su livelli elevati per diversi mesi, ma se circoscritto nel tempo non sarà tale da compromettere il ciclo economico espansivo.
“Quindi stiamo assumendo che si eviterà una recessione, anche se il profilo di rischio sta continuando ad aumentare, soprattutto per i dati Ue la maggior dipendenza dell`area alle pressioni inflazionistiche”, segnala De Bellis che ritiene che i mercati abbiano già scontato un deciso rallentamento economico; il posizionamento è già decisamente prudente; e le azioni restino da preferire alle obbligazioni, e rappresentano la miglior protezione nel lungo termine dall`inflazione.
Equita, view costruttiva su Equity
Equita mantiene una view costruttiva sull`equity, anche se occorrerà monitorare la coerenza di queste assunzioni con l`evoluzione dello scenario geopolitico ed economico. “Nel nostro portafoglio raccomandato, alla luce della persistente incertezza sullo scenario economico, ci manteniamo solo leggermente sovrappeso rispetto al benchmark con un peso dell’investito al 91,2% (da 92% del mese precedente rispetto a peso neutro 90%) – segnalano da Equita -. I principali sovrappesi nel portafoglio sono rappresentati da titoli di qualità e relativamente ben posizionati contro l’attuale contesto inflattivo”.
Inwit entra in portafoglio, più peso per Mediobanca
Osservando i singoli titoli del portafoglio principale di Equita, Inwit fa il suo ingresso. “Nell’attuale scenario, i due master service agreement con Tim e Vodafone e il fatto che i costi dell’energia siano un pass-through permettono a Inwit di avere un ottimo hedging contro l`inflazione”, spiegano gli analisti ricordando che l’offerta per la quota di Tim a 10,75 euro per azione (6% a premio sui prezzi di mercato) da parte di un investitore finanziario come Ardian è un’indicazione supportive. Vantage Tower diventerà l’azionista di maggioranza di Inwit (33,2%) aumentando l’appeal speculativo. Aumentato sempre da parte di Equita il peso su Mediobanca, circa 60 punti base, “alla luce del suo profilo relativamente più difensivo nel settore finanziario, in vista dei risultati terzo trimestre 2022 che saranno annunciati il prossimo 11 maggio e che ci aspettiamo supportive e una valutazione attraente”.