Euro ancora in calo dopo forti perdite vigilia, paga contrazione record Pil Eurozona per lockdown da Covid
Euro sotto pressione, sconta la carrellata di dati negativi che arrivano dall’Eurozona. Già nella sessione di ieri, la moneta unica aveva riportato la flessione più forte in due settimane e mezzo, a seguito della pubblicazione del dato relativo alle vendite al dettaglio in Germania, scese a dicembre più delle attese. Il dato è scivolato per la precisione al ritmo record del 9,6% in termini reali dopo il +1,1% di novembre (rivisto al ribasso).
Oggi la moneta unica perde terreno scontando i dati sul Pil dell’area euro, che si è contratto nel 2020 del 6,8%, subendo una contrazione record, a causa delle misure di restrizione e di lockdown imposti nell’area per arginare i contagi del coronavirus.
Nell’ultimo trimestre del 2020, il Pil è sceso dello 0,7% su base trimestrale, capitolando del 5,1% su base annua, ovvero rispetto al quarto trimestre del 2019. L’euro perde lo 0,22% nei confronti del dollaro a $1,2034, arretrando dello 0,15% nei confronti dello yen a JPY 126,36 e dello 0,12% nei confronti del franco svizzero, a CHF 1,0805. Il rapporto EUR-GBP è in flessione anch’esso, dello 0,30%, a GBP 0,88. La sterlina guadagna anche sul dollaro, salendo dello 0,10% a $1,3675. Dollaro-yen +0,06% a JPY 104,99.
Il Dollar Index viaggia attorno ai 90,87 punti, non lontano dal massimo overnight di 91,063, che rappresenta il record dallo scorso 10 dicembre, dunque in sette settimane.