Lavoro: Commissione Ue eroga 14 mld nell’ambito di Sure, all’Italia arrivano 4,45 mld
La Commissione europea ha erogato 14 miliardi di euro a nove stati membri dell’Unione europea, tra cui l’Italia, nell’ambito del programma Sure, lo strumento introdotto a seguito della crisi sanitari da Covid a sostegno dell’occupazione. Nel quadro delle operazioni odierne, l’Italia è stato il paese che ha ricevuto la cifra maggiore e pari a 4,45 miliardi. Si tratta della prima erogazione nel 2021, dopo le tre già eseguite nel 2020. Una volta completate tutte le erogazioni nell’ambito di Sure, l’Italia riceverà 27,4 miliardi.
I prestiti aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell’occupazione. Nello specifico, li aiuteranno a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe, anche rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus.
Le erogazioni odierne sono state precedute dalla quarta emissione di obbligazioni sociali nell’ambito dello strumento Sure dell’Ue, che ha riscontrato un notevole interesse da parte degli investitori. L’emissione comprendeva due obbligazioni, una da 10 miliardi con scadenza a giugno 2028 e una da 4 miliardi con scadenza a novembre 2050. La domanda di sottoscrizione ampiamente superiore all’offerta (rispettivamente di 8 e 12 volte superiore) si è tradotta in condizioni di prezzo favorevoli che la Commissione trasferisce direttamente agli Stati membri beneficiari. Più concretamente, l’obbligazione a 7 anni ha un rendimento negativo di -0,497%, vale a dire che per ogni 105 € presi in prestito, gli Stati membri dovranno rimborsare 100 euro alla scadenza. L’obbligazione a 30 anni è stata fissata al valore leggermente positivo di 0,134%, il che rappresenta un ottimo risultato per questa scadenza.