Piazza Affari riprende fiato dopo corsa, Ftse Mib poco mosso. Scatto di Pirelli
Piazza Affari sale ancora dopo la recente corsa, anche se a un ritmo decisamente meno forsennato per riprendere fiato. Dopo un avvio piatto, l’indice Ftse Mib si muove poco sopra la parità in area 22.550 punti. Ieri l’indice milanese ha chiuso con un +2,09% risultando il migliore listino in Europa, galvanizzato dalla notizia che Mario Draghi, ex presidente della Bce, ha accettato con riserva l’incarico di formare un governo istituzionale. Oggi alla Camera iniziano le consultazioni.
Il clima sui mercati rimane sereno, scommettendo sul piano di stimolo economico negli Stati Uniti proposto dal presidente Joe Biden dal valore di 1,9 trilioni di dollari. Il Senato Usa ieri ha votato per velocizzare l’iter di approvazione della risoluzione di budget, e così ha fatto anche la Camera. In particolare, entrambi i rami del Congresso hanno lanciato il primo passo per avviare il cosiddetto processo di riconciliazione, che consente di bypassare alcune procedure di Capitol Hill, di norma seguite per l’approvazione della maggior parte delle proposte. Con questo espediente, i democratici potrebbero far passare una risoluzione con una maggioranza semplice di 51 voti, invece dei 60 voti necessari per l’approvazione. Il sostegno dei repubblicani, dunque, sarebbe meno essenziale.
Tra i singoli titoli del paniere principale di Piazza Affari, il migliore è Pirelli che avanza di oltre il 3% a 4,56 euro seguito da Tenaris ed Eni che mostrano rialzi pari a circa un punto percentuale. Da monitorare Mediobanca (+0,8%), con Leonardo del Vecchio che continua a salire nel capitale. Delfin, la holding lussemburghese del patron di Luxottica, ha reso noto di aver acquistato quasi 11 milioni di titoli Mediobanca, pari all’1,25% del capitale di Piazzetta Cuccia. La partecipazione di Del Vecchio sale così al 13,2% dall’11,92% della fine di dicembre. L’imprenditore, già primo azionista di Mediobanca, potrebbe salire al 20% del capitale di Piazzetta Cuccia, in base a quanto autorizzato dalla Bce.
Poco mossa Prysmian (+0,1%) dopo aver approvato la lista di candidati alla carica di amministratori da sottoporre alla votazione dell’assemblea che verrà̀ convocata per l’approvazione del bilancio della società̀ per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Valerio Battista è ceo e Claudio De Conto presidente. Sul fondo del listino invece scivola A2a che cede circa l’1,4%, seguita da Hera e Inwit con cali di circa l’1 per cento. Male anche Bper che cede circa oltre l’1% all’indomani della pubblicazione dei risultati finanziari 2020 e del quarto trimestre.