Wall Street, futures in rialzo: Twitter vola di oltre +7%, Cisco -5%. Focus impeachment Trump
Futures su Wall Street in rialzo dopo la chiusura di ieri di Wall Street, che si è confermata contrastata, confermando una battuta d’arresto per lo S&P 500. L’indice S&P 500 è sceso di 4,33 punti o -0,11% a 3.911,26. Occhio però al Nasdaq, che ha chiuso in rialzo di 20,057 punti o +0,14% al nuovo record di chiusura di 14.007,69, sostenuto dai rialzi di Facebook, Microsoft e Netflix.
Il Dow Jones ha segnato una flessione di 10,07 punti o -0,03% a 31.375,65 punti, mentre l’indice delle small cap Russell 2000 ha inanellato un nuovo record, salendo di 9,9 punti (+0,43%), a 2.299,66 punti.
Al momento, i futures sul Dow Jones avanzano di 92 punti circa, a 31.370 punti; i futures sul Nasdaq fanno +0,32%, a 13.723 punti, mentre quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,33% a 3.918 punti.
Occhio all’indice delle small cap Russell 2000, che ieri ha chiuso al nuovo record di sempre, portando il suo guadagno settimanale a quasi +11%. Da segnalare che Wall Street sta riportando una buon performance a febbraio, con lo S&P 500 che sale di oltre il 5%. Gli investitori rimangono ottimisti sull’arrivo del bazooka fiscale anti-Covid del nuovo presidente americano Joe Biden. I democratici della Camera dei Rappresentanti hanno svelato un piano che comporta l’erogazione di pagamenti diretti del valore di $1.400 ai cittadini americani.
Sempre sul fronte politico, negli Stati Uniti l’attenzione è rivolta all’inizio, al Senato Usa, del procedimento di impeachment contro l’ex presidente americano Donald Trump, per incitamento alla violenza dopo l’attacco a Capitol Hill dei suoi sostenitori del 6 gennaio scorso.
Focus sull’accordo tra start-up americana Aurora e il colosso giapponese dell’auto Toyota. Aurora ha annunciato che collaborerà con il colosso produttore di auto, così come con il fornitore di componenti auto Denso, sempre giapponese, per “costruire e fornire a livello globale auto a guida autonoma”. Da segnalare che Aurora ha acquistato a dicembre la divisione di tecnologia sulle auto a guida autonoma di Uber. Il titolo Toyota è balzato di oltre +2% dopo l’annuncio di Aurora. Da segnalare che la start up Aurora è stata fondata da by Chris Urmson, ex capo ingegnere della divisione dedicata al progetto di auto a guida autonoma di Google.
Riguardo al mondo delle criptovalute, ritracciamento del Bitcoin che, dopo essere balzato al nuovo record oltre $48.000 a seguito dell’annuncio dell’investimento da $1,5 miliardi di Tesla nella criptovaluta, ritraccia lievemente, oscillando al di sopra di $46.160, secondo i dati di Coindesk.
Riguardo alla stagione degli utili societari, dopo la fine della sessione di ieri Twitter ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre dell’anno con un utile per azione su base adjusted pari a 38 centesimi, meglio dei 29 centesimi per azione attesi dal consensus degli analisti intervistati da FactSet. Il fatturato è salito del 28% a $1,29 miliardi, meglio degli $1,18 miliardi stimati.
In particolare, le entrate pubblicitarie sono salite del 31% su base annua, a $1,15 miliardi. Twitter ha concluso il quarto trimestre del 2020 con 192 milioni di utenti attivi giornalieri, in crescita del 72% su base annua, ma al di sotto dei 194 milioni previsti dal consensus.
Il titolo è prima sceso nelle contrattazioni afterhours di Wall Street per poi balzare nelle contrattazioni dell’afterhours, balzando di oltre +7%.
Titolo Cisco sotto forte pressione, cede quasi il 5% nelle contrattazioni del premercato di Wall Street, dopo la diffusione del bilancio relativo al secondo trimestre fiscale (quarto trimestre del 2020), che ha confermato come il colosso infrastrutture Internet faccia ancora fatica nel suo segmento dei suoi prodotti top. Gli utili e il fatturato hanno battuto tuttavia le attese, così come la guidance.
Cisco ha riportato un utile per azione di 79 centesimi su base adjusted, meglio dei 76 centesimi per azione attesi dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv. Il fatturato si è attestato a $11,96 miliardi, meglio rispetto agli $11,92 miliardi stimati. Tuttavia, il segmento dei prodotti principali di Cisco, quello della piattaforma di infrastrutture, ha riportato un fatturato di $6,39 miliardi, in calo del 3% su base annua, anche se più alto dei $6,23 miliardi attesi. In particolare, è sceso il giro d’affari legato alle vendite di router e server.