Interpump: giù utile 2020, ma migliora nel IV trim. Montipò: “continuare convinta attività di acquisizioni”
Interpump ha annunciato di avere chiuso il 2020, secondo i dati preliminari diffusi oggi, con vendite nette in flessione a 1.294,4 milioni di euro nel 2020 rispetto ai 1.368,6 milioni nel 2019, mentre il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 207,7 milioni a fronte dei 247,2 milioni di euro del 2019. L’utile netto del 2020 si è attestato a 152,7 milioni contro i 180,7 milioni nel 2019 “non include l’effetto positivo derivante dall’applicazione della recente normativa in materia di rivalutazione degli asset”. SE si osservano i soli dati del quarto trimestre 2020 le vendite sono state pari a 340,1 milioni contro i 342,5 dell’analogo periodo nel 2019 mentre il risultato netto è migliorato, chiudendo a 49,7 milioni contro i 45,1 milioni di un anno fa. Il free cash flow è salito a quota 203,8 milioni contro i 124,8 milioni di un anno prima. Osservando le aspettative per il triennio 2021-2023 Interpump si attende vendite nette in incremento del 33% circa del fatturato nel triennio; un Ebitda margin nell’intorno del 22% e un indebitamento compreso tra 1 e 1,5 volte l’Ebitda annuo.
“Interpump chiude l’esercizio 2020, segnato dalla pandemia, dimostrando una solidissima posizione di mercato e confermando una strutturale forte capacità reddituale. Le azioni intraprese hanno generato un eccezionale free cash flow; è questa una dote preziosa per continuare la nostra intensa e convinta attività di acquisizioni”, ha commentato Il il presidente del gruppo emiliano, Fulvio Montipò.