Mercati, dalla selettività alla diversificazione: i valori guida per battere la volatilità secondo Kairos
Selettività, timing, flessibilità e diversificazione devono essere i valori trainanti della strategia d’investimento da attuare in questa fase così incerta per i mercati finanziari. Ad evidenziarlo è un’analisi sul breve periodo realizzata da Kairos.
Gli occhi sono puntati sui prezzi delle commodities, l’inflazione, l’andamento dei tassi e sulle prossime mosse della Fed che si esprimerà oggi con una decisione che si preannuncia importante. Powell dovrà scegliere se attuare una decisione drastica, come qualcuno si aspetta, o se cercare invece un compromesso sui 50 bps di rialzo. La scelta della Fed, che ha già fatto intendere che assumerà un atteggiamento hawkish, è guidata dai dati che arrivano sull’inflazione.
Il mercato è molto volatile con reazioni differenti dei diversi titoli: circa la metà dei titoli del Nasdaq ha perso più del 40%. La reporting season in USA sembrerebbe per lo più positiva, mentre in Europa si resta in attesa dei numeri: è ancora presto per tirare le somme. Sorvegliato speciale oggi è il credito, mentre la grande sfida per entrambi i mondi obbligazionario ed azionario, da qui all’estate, è rappresentata dai flussi.
Sul mercato azionario, è Alberto Tocchio, Head of European Equity and Thematics di Kairos, a pronunciarsi: “L’inflazione, in forte rialzo, necessita di una risposta forte da parte della Fed per non rimanere dietro la curva, con la volatilità sull’equity che sta crescendo. L’altro aspetto molto importante è quello della reporting season che stiamo osservando proprio in questi giorni. Negli Stati Uniti i risultati sono stati complessivamente positivi. Le sorprese maggiori sono arrivate dal settore della tecnologia, dove il mercato si è presentato già abbastanza corto, visto che i titoli hanno performato in modo negativo, con i colli di bottiglia e i costi che hanno avuto effetti negativi. Ricordo che sul Nasdaq ad oggi, per esempio, circa la metà dei titoli ha perso il 40% dei massimi e addirittura 1/4 ha perso più del 50%. Quindi il mercato, che è stato molto penalizzato, è oggi molto volatile. Il mercato attuale, fino ad ora, è probabilmente il più difficile degli ultimi 40 anni, perché di fatto tutte le asset class hanno perso, tranne le commodities e i settori legati ad esse. Ad esempio, il settore energetico che ha riportato bene grazie agli aiuti governativi. Se escludiamo però questo aspetto, la reporting season non è così positiva come alcuni osservano. Il grosso punto di domanda è, cosa fare da qui a fine anno? Crediamo che il mercato inizi ad apprezzare sempre di più alcuni aspetti che sono negativi. È però necessario attendere la conclusione della reporting season europea per capire se effettivamente i flussi possono fermarsi, decretando così l’inizio di un possibile periodo di recessione”.
Sull’obbligazionario, invece, c’è il commento di Rocco Bove, Head of Fixed Income di Kairos: “Abbiamo visto un primo movimento ad inizio anno nel primo trimestre, sostanzialmente legato di fatto ai tassi, quindi il mondo obbligazionario è stato in grande sofferenza, così come il mondo del credito, anche se quasi per luce riflessa. Il secondo trimestre si apre con la paura della pressione sui margini che nasce dallo squeeze dei costi e da una top line che inizia a mostrare qualche segno di affaticamento. Queste nuove preoccupazioni sulla tenuta del ciclo economico iniziano a riflettersi sul credito che sta facendo segnare nuovi massimi. Quindi, se il primo trimestre si è mostrato debole sul mondo obbligazionario, adesso il grande osservato speciale diventa il credito. C’è anche un problema di flussi perché, mentre i tassi si aggiustano più velocemente, il credito è un po’ più farraginoso a muoversi, un po’ più lento. Esattamente come sull’equity poi ci vuole selettività: chi riporta bene tutto sommato rimane protetto, dove vediamo quindi grande penalizzazione? Su quelle aziende magari con grande leva, i cui risultati dimostrano un po’ di fatica operativa. Il mercato è diventato più selettivo e si fa più fatica a mantenere i livelli dove i risultati non riescono a rispettare le aspettative. La grande sfida, da qui all’estate, sono i flussi”.
Dunque, per concludere, selettività, scelta del timing, diversificazione, capacità di muoversi in maniera dinamica sono ancora le ricette valide per affrontare i prossimi mesi in un contesto di mercato che, a fronte di repricing iniziale molto violento, offre diverse opportunità di investimento che è necessario saper cogliere coi tempi giusti. Inevitabilmente ci sarà volatilità, ma se dovesse tradursi in una maggiore decorrelazione tra asset class, per gli esperti di Kairos si può guardare al futuro con un cauto ottimismo, ovviamente con la premessa che bisognerà sapersi muovere in maniera dinamica per affrontare nuove sfide.