Tim approva nuovo piano ‘Beyond Connectivity’, punta a velocità oltre 1 Giga con tecnologia Fiber to the Home
Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi ieri sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato il Piano Strategico 2021-2023 presentato dall’Amministratore Delegato Luigi Gubitosi.
La strategia delineata poggia sugli obiettivi industriali raggiunti e sulle solide basi finanziarie costruite grazie al superamento dei target di generazione di cassa e riduzione del debito registrati nei due anni precedenti.
Il nuovo piano ‘Beyond Connectivity’, in continuità con i precedenti, rinnova ed estende gli obiettivi finanziari e di sostenibilità al 2023. Vengono confermate le linee guida del piano 2020-2022 e incrementate le azioni in termini di obiettivi finanziari e ESG.
Il nuovo piano triennale si pone come obiettivo primario l’espansione dell’attività del Gruppo oltre la mera connettività facendo leva sulla convergenza tra le diverse aree di business, continuando a incrementare contestualmente l’efficienza del core-business tradizionale. Il piano tiene anche conto del deterioramento delle prospettive economiche conseguente alla pandemia da COVID 19.
Continua il percorso di efficientamento dei processi e di rafforzamento della leadership tecnologica in termini di qualità e innovazione. Sul fronte della copertura totale si conferma l’obiettivo di chiudere il digital divide in tutto il Paese e già oggi si registra, su scala nazionale (99% del Paese), una velocità compresa tra i 30 e i 200 Mbps.
TIM è impegnata al tempo stesso nel portare la velocità oltre 1 Giga grazie alla copertura con tecnologia Fiber to the home (FTTH): FiberCop raggiungerà il 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere entro il 2025 (56% delle unità immobiliari tecniche a livello nazionale).
Al tempo stesso le reti FTTC raggiungeranno il 93% delle famiglie con linea telefonica attiva entro il 2023 (91% già oggi) a cui si aggiungono le coperture con tecnologia mobile, FWA e satellitare. Le prime tre regioni per le quali sarà ‘chiuso’ il digital divide sono, dopo la Puglia (completata nel 2020), il Friuli-Venezia Giulia entro il primo trimestre 2021 e la Lombardia successivamente.