Atlantia: l’offerta Cdp su Aspi potrebbe prevedere garanzia da 700 mln. I nodi e le possibili tempistiche
Sale l’attesa per l’offerta di cassa Depositi e prestiti per Autostrade per l’Italia (Aspi), la controllata di Atlantia. Secondo Il Sole 24 Ore, l’offerta di Cdp per l’88% di Aspi sarebbe di 8 miliardi (9,1 miliardi per il 100%), ma sarebbe a carico di Atlantia una garanzia di circa 700 milioni per eventuali cause danni, che implicherebbe un incasso netto per Atlantia di 7,3 miliardi. L’offerta scadrà il 16 marzo, ma i tempi potrebbero essere dilazionati da Cdp nel caso il cda decidesse di convocare l’assemblea dei soci per approvare l’offerta. Secondo Repubblica, l’offerta includerebbe inoltre una seconda clausola di garanzia pari a 810 milioni legata ai danni per inquinamento nella costruzione della variante di Valico. Un processo avviato nel 2013 e per il quale Aspi è già stata assolta in primo grado.
Secondo il Sole il cda di oggi difficilmente respingerà l’offerta di CDP, mentre sarebbe più probabile che verifichi nuovamente con gli advisors
l’offerta (valutazioni degli advisors fra 10-12 miliardi) e convochi l’assemblea degli azionisti. Repubblica sottolinea che la Fondazione CRT, che possiede il 4,85% di Atlantia, sarebbe pronta a valutare l’offerta.
“Andrà verificato quale sarà la decisione del Cda e se ci siano ancora spazi per negoziare con Cdp – commentano oggi gli analisti di Equita – L’accordo risolverebbe il problema del debito nella holding (4,5 miliardi) e assicurerebbe flessibilità finanziaria ad Atlantia per asset rotation o supportare Abertis”.