Piazza Affari sotto il muro dei 23mila punti. Non si spegne comparto oil: avanzano Tenaris, Saipem ed Eni
Risveglio negativo per Piazza Affari che scivola sotto la soglia dei 23mila punti nell’ultima seduta della settimana. A Milano l’indice Ftse Mib ha aperto in calo e ora cede circa lo 0,63% a quota 22.940 punti. Non solo Piazza Affari, ma i listini globali accusano lo scivolone di Wall Street. Ieri sera gli indici americani hanno chiuso in deciso calo, con il Nasdaq che ora è negativo da inizio anno ed è anche in fase di correzione, ovvero in flessione del 10% dai massimi recenti. Le vendite sull’azionario sono state scatenate per l’ennesima volta dal rialzo dei tassi sui Treasuries, saliti oltre la soglia dell’1,5%.
Tra i singoli titoli si muovono controcorrente le big del comparto oil Tenaris, Saipem ed Eni che mostrano rialzi inferiori all’1 per cento. Il settore cavalca le performance ancora rialziste del petrolio dopo la decisione dell’Opec+, l’organizzazione di cui fanno parte l’Opec e i paesi produttori non Opec come la Russia, annunciata nel pomeriggio di ieri. L’ Opec+ ha reso noto che la produzione di aprile rimarrà invariata, contrariamente alle attese degli analisti, che avevano previsto un aumento concordato dell’offerta fino a 1,5 milioni di barili al giorno. Segno positivo anche per Stellantis (+0,4%) che ha annunciato la distribuzione condizionata di azioni e liquidità di Faurecia. Il terzetto delle peggiori è al momento composto da Nexi che scivola dell’1,8%, seguita da Moncler e DiaSorin che cedono circa l’1,4 per cento.
Per quanto riguarda l’Italia, ieri il governo Draghi ha bloccato l’esportazione verso l’Australia delle dosi di vaccino AstraZeneca. Si tratta della prima applicazione di un meccanismo di controllo studiato da Bruxelles. Dal fronte macro, oggi sono attese le vendite al dettaglio che daranno una indicazione sull’andamento dei consumi interni. A livello societario sono attesi i conti di Banca Generali.