Treasuries: tassi decennali in calo da livelli record in attesa Fed. Goldman Sachs parla del rischio soglia 2%
Tassi decennali sui Treasuries in calo rispetto ai massimi testati lo scorso venerdì. Lo scorso venerdì i tassi sui Treausuries decennali sono volati fino all’1,642%, al record dal febbraio del 2020.
Oggi i tassi decennali scendono all’1,613%, mentre i trentennali calano al 2,367%.
A tal proposito, market mover cruciale di questa settimana sarà il meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che si riunirà nei giorni di martedì, domani 16 marzo e mercoledì 17, per poi comunicare la decisione sui tassi mercoledì.
Alcuni analisti prevedono che il presidente della Fed Jerome Powell & Co rivedranno al rialzo l’outlook sul Pil Usa a seguito del bazooka fiscale da $1,9 trilioni firmato dal presidente americano Joe Biden, la scorsa settimana.
Determinante per l’andamento dei mercati, che continuano a scontare i timori di un brusco ritorno dell’inflazione Usa, sarà la pubblicazione del dot plot, il documento in cui ogni trimestre gli esponenti della Fed indicano quali saranno i livelli che, a loro avviso, i tassi di interesse testeranno nel breve, medio e lungo termine.
Chi investe sul reddito fisso – ma non solo -presterà particolare attenzione all’outlook sui tassi di interese che la Fed comunicherà a seguito del meeting del Fomc.
Detto questo, c’è chi ritiene che l’azionario abbia la solidità per sopportare una fiammata dei tassi sui Treasuries a 10 anni fino al 2%. E’ il caso di David Kostin, responsabile strategist sull’azionario di Goldman Sachs, che ha sottolineato in una nota che “gli investitori dovranno confrontarsi continuamente con l’ansia per il rischio di un surriscaldamento dell’economia e di manovre restrittive da parte della Fed, che ha colpito i mercati nelle ultime settimane. (Tuttavia) – ha proseguito Kostin – crediamo che le valutazioni dell’azionario dovrebbero essere in grado di digerire tassi decennali attorno al 2% senza grande difficoltà”.