Lavoro: assunzioni -31% nel 2020, ad aprile crollo dell’83%. Meno licenziamenti grazie al blocco
Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel corso del 2020 sono state poco più di 5 milioni, evidenziando una forte contrazione rispetto al 2019 (-31%) determinata dagli effetti dell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19. La contrazione è stata particolarmente negativa nel mese di aprile, con un -83%, per poi attenuarsi progressivamente in corrispondenza dell’allentamento delle misure restrittive nei mesi estivi scendendo sotto il 20% fino ad ottobre, per poi risalire contestualmente alla terza ondata della pandemia che ha richiesto l’adozione di nuove misure restrittive, tanto che a novembre si è registrata una flessione del 25% e a dicembre (per quanto si tratti di dato provvisorio) del 42%.
Diminuiscono anche le cessazioni nel corso del 2020, che rispetto all’anno precedente sono state -20%. L’Inps, nel suo rapporto sul precariato, sottolinea come questo andamento sia l’effetto del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Questo blocco è stato ancora riconfermato con l’ultimo decreto Agosto, pur con la previsione di eccezioni (in particolare viene consentito il licenziamento in caso di cessazione dell’azienda). Allo stato attuale ulteriori proroghe ne hanno rinviato lo sblocco al 30 giugno 2021.