Wall Street futures in ripresa dopo tonfo Nasdaq -3%. Crollo Tesla -7%, energetici KO con petrolio
Sessione negativa per Wall Street, a causa della forte impennata dei tassi sui Treasuries Usa, a dispetto delle rassicurazioni arrivate dalla Federal Reserve di Jerome Powell, alla vigilia, sul rialzo dei tassi. I futures sono in lieve rialzo: quelli sul Dow Jones avanzano dello 0,11% appena a 32.803 punti; quelli sul Nasdaq balzano dello 0,60% a 12.855 punti mentre quelli sullo S&P 500 fanno +0,26% a 3.916.
Ieri i rendimenti dei Treasuries decennali sono balzati fino all’1,75%, mentre i trentennali hanno sfondato per la prima volta dal 2019 la soglia del 2,5%.
Il Nasdaq – più sensibile alle dinamiche dei tassi – è scivolato del 3%, a 2.267 punti, il Dow Jones ha perso lo 0,46%, a 32.862 punti mentre lo S&P 500 è arretrato dell’1,48% a 3.915,46 punti. In ogni caso, il settore più penalizzato è stato quello dei titoli energetici, che ha perso il 4,7% a causa del crollo dei prezzi del petrolio.
In particolare, i prezzi del Brent crude ieri hanno chiuso in ribasso del 6,94% a $63,28, mentre il WTI ha ceduto il 7,12% a $60 al barile. Da segnalare che, negli ultimi cinque giorni, entrambi i contratti hanno perso più del 6%.
I prezzi del petrolio hanno scontato nella sessione di ieri i dati diramati dall’EIA, l’agenzia federale Usa, che ha annunciato che, la scorsa settimana, le scorte di petrolio crude sono balzate di 2,4 milioni di barili. La crescita delle scorte è avvenuta per la quinta settimana consecutiva. Sul Nasdaq, che ha sofferto la sessione peggiore dal 25 febbraio scorso, Apple, Amazon e Netflix sono precipitate più del 3%. Tesla è capitolata invece di quasi il 7%.