Fed, Kaplan prevede rialzo tassi Usa già nel 2022. Ma prima ‘voglio le prove della ripresa’ da Covid
Il presidente della Federal Reserve di Dallas Robert Kaplan ritiene che è possibile che i tassi sui fed funds Usa vengano alzati l’anno prossimo, e non dopo il 2023 come emerge dalla maggioranza dei componenti del Fomc, facendo riferimento al dot plot. E’ quanto ha detto Kaplan stesso in un’intervista rilasciata alla Cnbc.
Il numero uno della Fed di Dallas ha ammesso praticamente di essere uno dei quattro esponenti del Fomc – su un totale di 18 – a stimare una stretta monetaria già nel 2022.
La maggioranza stima un aumento dei tassi soltanto “nel più lungo termine” mentre per il 2023, sette sono gli esponenti a prevedere un rialzo dei tassi, rispetto ai cinque di dicembre, sempre una minoranza sui 18 membri complessivi del Fomc.
“Alcuni punti (del dot plot) segnalano l’inizio del rialzo dei tassi nel 2022 e sì, io sono uno di loro”, ha detto Kaplan, in un intervento alla trasmissione della Cnbc Squawk Box. Il banchiere vuole comunque vedere, prima di un eventuale aumento dei tassi, prove concrete della ripresa dell’economia Usa.
“Ci troviamo ancora nella pandemia (da Covid-19), e voglio vedere più di una previsione. Voglio vedere la prova vera che la previsione si avvererà”, ha detto.
La scorsa settimana la Federal Reserve di Jerome Powell, nel comunicare di aver lasciato i tassi sui Treasuries attorno allo zero, ha aggiornato le proprie stime di crescita del Pil Usa: ora prevede un’espansione del Pil Usa del 6,5% nel 2021, rispetto al +4,2% atteso nel meeting di dicembre 2020.
La banca centrale Usa ha rivisto al rialzo anche le stime sul Pil Usa del 2022, dal +3,2% atteso in precedenza al tasso di crescita del 3,3%.