Borsa Milano debole. Titoli oil giù su tonfo petrolio, Tim in controtendenza
Piazza Affari poco mossa, in un contesto che rimane dominato dai timori sanitari. L’adozione di misure restrittive in Europa, di fronte a una terza ondata epidemica, e una campagna di vaccinazione più complicata del previsto alimentano le preoccupazioni per le prospettive di una ripresa economica nell’area, anche se gli indici Pmi pubblicati ieri per il mese di marzo hanno in parte rassicurato gli investitori. Ma anche il calo del prezzo del petrolio e il tonfo dei titoli tecnologici a Wall Street pesano sull’umore di giornata.
In questo contesto l’indice Ftse Mib si muove intorno alla parità segnando un debole -0,5% in area 24.195 punti. Tra i titoli del paniere principale, le vendite si concentrano sul settore oil, in scia alla flessione del prezzo del petrolio, dopo la fiammata di ieri. E così Tenaris scivola sul fondo del listino con un -1,6% seguita da Saipem, in ribasso dell’1%. Male anche Nexi che segna un -1,4% riprendendo fiato dopo lo sprint della vigilia che lo ha visto salire del 2,6%.
In controtendenza, Hera che guida il comparto utility mostrando un rialzo di 2 punti percentuali. Bene anche Telecom Italia che sale dell’1,6% sul dossier rete unica. Le dichiarazioni espresse ieri dal ministro Giancarlo Giorgetti sul tema della rete unica sono state di supporto al progetto e fanno chiarezza rispetto alle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi che hanno creato forte incertezza e volatilità sul titolo. Oggi è atteso un vertice tra il ministro Franco (MEF), Giorgetti (MISE) e Colao (transizione digitale) da cui potrebbero emergere novità.